Nell’ottica della sensibilizzazione degli alunni alle problematiche adolescenziali, nonché al rispetto delle regole del vivere comune e della legalità, l’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII”, mostrandosi ancora una volta sensibile alla formazione dei propri docenti e dei propri alunni, ha organizzato, in collaborazione con l’associazione “LI.RI.GI.” di Avellino, un convegno sulla prevenzione e il contrasto al bullismo e alla violenza tenutosi presso la sede della Scuola Secondaria di I° grado di Sperone.
L’importanza degli argomenti trattati è stata sottolineata dalla presenza di professionisti esperti del settore, come la Dott.ssa Casalino, presidente dell’associazione, la Dott.ssa Marina Patricelli e la Dott.ssa Romina Cappuccio, psicologhe e psicoterapeute della stessa associazione. L’intervento degli autorevoli ospiti è stato preceduto da un breve saluto da parte del D.S. Prof. Felice Colucci e della vice Preside Prof.ssa Maria Antonietta Accetta, nonché da parte del Sig. Longobardi Pasquale e del Sig. Cantalupo Angelo presenti entrambi in qualità di rappresentanti del Consiglio d’Istituto.
La psicologa Dott.ssa Patricelli ha invitato i ragazzi ad essere attenti e curiosi nei confronti della tematica trattata e successivamente, mediante delle immagini li ha “calati” nella terminologia del bullismo. Dagli interventi degli alunni e dalle successive risposte è emerso che praticano, indistintamente, bullismo sia i maschi che le femmine. Ma se nel primo caso il bullismo è più di tipo fisico, tra le ragazze è prevalentemente di natura psicologica.
Dal confronto serrato tra gli alunni e i relatori è apparso evidente un quadro quasi sempre stereotipato del “BULLO” ossia: spavaldo, aggressivo, arrogante, prepotente, per caratteristiche psicologiche e violento, distruttivo, maleducato per caratteristiche comportamentali che ha bisogno del gruppo per sopravvivere, esce così fuori un profilo della vittima ben definito: studioso, sovrappeso, introverso, insicuro, timido, con gli occhiali che reagisce alle aggressioni isolandosi e chiudendosi in se stesso.
Il seminario si è concluso con la visione di filmati molto forti, seguiti con particolare attenzione dagli alunni e con un appello di speranza e cioè che la prevenzione al bullismo è possibile sempre, occorre solo mettere in campo strategie per creare un clima favorevole all’interno delle aule scolastiche in modo che si possa contare sull’aiuto dei compagni e dei docenti.