BAIANO. Al circolo “L’Incontro. Il sindaco Mario Bianchino presenta il modello della municipalità unica realizzato con la città della Valle dell’Irno.

BAIANO. Al circolo LIncontro.  Il sindaco Mario Bianchino presenta il modello della municipalità unica realizzato con la città della Valle dell’Irno.

“Le Autonomie locali: dalle Unioni alle Aree vaste intercomunali. L’esperienza di Montoro, la città della Valle dell’Irno”.

E’ il tema al centro del Focus in agenda – domenica 21 febbraio, alle ore 10,30 – nei locali del Circolo “L’Incontro”. Una tematica di particolare valenza e attualità, nel quadro della riforma delle Autonomie locali alla luce della legge-Delrio del 2014 e che si rapporta alle direttive comunitarie europee.

A trattarne, sarà il sindaco Mario Bianchino, dottore commercialista, già segretario generale del Comune e della Provincia di Avellino, giornalista pubblicista ed autore di interessanti monografie di Diritto amministrativo, segnatamente in materia di contabilità e di gestione economico-finanziaria degli Enti locali.

Il modello della Città della Valle dell’Irno, strutturato con la Municipalità unica determinata dalla fusione tra i Comuni di Montoro Inferiore e di Montoro Superiore è il primo del genere ad aver preso forma e contenuti in Campania sulla scia di un processo politico-amministrativo, ancorato ad una chiara scelta di democrazia referendaria secondo il dettato della specifica legge regionale; un processo, che ha coinvolto direttamente le comunità cittadine per un percorso relativamente breve nell’arco del decorso quinquennio, a cui hanno conferito impulso e spirito di partecipazione attiva partiti e associazioni del territorio.

La testimonianza del “Primo cittadino” di Montoro costituisce un elemento di proficua analisi, mentre viene sviluppandosi con speditezza il discorso pubblico sul ruolo dell’ Area vasta– già costituita con i protocolli d’intesa sottoscritti-  che coinvolge le amministrazioni dei 32 Comuni dell’immediato circondario di Avellino, nel cui ambito la Città della Valle dell’Irno ha una rilevante collocazione anche per la scelta compiuta con l’istituzione della Municipalità unica. E’ una testimonianza- quella di Bianchino – sia di larga esperienza amministrativa che di profilo politico, inteso nel senso più compiuto dell’espressione, che concorre ad inserire un elemento di stimolo e di riflessione al discorso pubblico – finora troppo fievole-  sul ruolo dell’Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio che appare impacciata e ancora ferma nel box del varo, coinciso con l’insediamento del Consiglio generale a dicembre scorso.E’ un evidente stato di incertezza, che non promuove né innesca le necessarie condizioni, per dare una prospettiva praticabile e una speranza di futuro al territorio e alle comunità locali sul piano della crescita civile e produttiva. Una prospettiva e una speranza, che, per essere credibili, vanno riposte …già al di là della pura dimensione dell’Unione intercomunale tout-court, per connotarsi, invece, dei contenuti dell’ Area vasta, che secondo gli indirizzi del Piano territoriale regionale della Campania, recepito dal Ptcp di Avellino,dovrebbe essere costituito dai sei Comuni dell’Unione dell’Alto Clanio e dai sette Comuni dell’Unione del Vallo di Lauro, configurandone un unico Sistema di sviluppo, con peculiarità prevalente ruraleculturale.

In questo scenario si innesta la rappresentatività parlamentare nazionale, che per il territorio del prefigurato Sistema di sviluppo– con le “politiche” del 2018- risulterà dimezzata per la ripartizione dei collegi elettorali”decretata”dall’”Italicum”; ripartizione che assegna i sette Comuni del Vallo di Lauro, con Avella e Sperone al collegio dell’area nolana e vesuviano-pomiglianese, “lasciando” Baiano, Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle nel collegio di Avellino.