Alla riscoperta dei magnifici e straordinari laboratori naturali di fiori, erbe mediche e… alimentari, grandi tesori dei monti Avella e del parco del Partenio, ma anche delle gravi e progressive criticità ambientali di alcuni siti, incontaminati fino a qualche decennio fa. All’”Incontro” conversazione con Adolfo De Gennaro, stefano Lanziello e rosa D’anna, Blogger Food, premiata a Cuneo con medaglia d’argento al Concorso Nazionale “Tre spade” per il migliore piatto tricolore in web, in vista di Expo-2015.
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Per la cultura popolare, trasmessa nei secoli di generazione in generazione, sono stati “libri aperti a diffusione capillare”, la cui conoscenza collettiva formava la semplice e faticosa trama, con cui s’intesseva l’economia rurale, strutturata in prevalenza sull’auto-consumo e sul rapporto diretto che l’uomo aveva con l’ambiente, in cui era calato e dal quale mutuava le risorse per la vita materiale. Sono “i libri ” del grande racconto, con cui si identifica la Terra alma genitrix , con i suoi straordinari e magnifici Laboratori naturali, generosi e inesauribili dispensatori di erbe e piante con funzioni curative, secondo la medicina biologica e integrata, ma anche nutritive per l’alimentazione umana; funzioni a volte distinte, ma più spesso combinate, secondo una classificazione, di cui la memoria delle comunità aveva compiuta cognizione, rispetto ai cicli di fioritura e …di raccolta.
L’affermarsi dell’economia industriale e post-industriale, con i suoi eccezionali e impetuosi processi evolutivi, che hanno ampliato lo spazio del benessere materiale dei popoli nel sistema-mondo occidentale ed asiatico, facendo progredire la società, ha, tuttavia, quasi cancellato, se non rimosso, quella ch’è stata la civiltà dei Laboratori naturali; civiltà di valori, che proprio per la sua forte e marcata impronta di universalità ha ancora molto da dire- e offrire con generosità e gratuità- alla società dell’economia competitiva e globalizzata del Terzo Millennio per le sorti del Pianeta-Terra, le cui risorse non sono suscettibili di sviluppo illimitato, mentre la cui popolazione, in crescita esponenziale, ha già toccato la soglia dei sette miliardi di abitanti.
E’ un patrimonio, quello dei Laboratori naturali, a cui è possibile ancora attingere, come sempre è stato fatto, per dare risposte adeguate alle problematiche, che incalzano la contemporaneità sui versanti della correlazione inscindibile tra la sostenibilità ambientale e la produzione del buon cibo per la sana alimentazione, in alternativa al cibo-spazzatura; un patrimonio, che può coesistere con le peculiarità e le connotazioni della società del benessere e della tecnologia avanzata, sapendo- e avendo la volontà politica – intesa nel senso più lato e compiuto possibile- di trovare le coordinate giuste dell’equilibrio nella congrua “ misura delle cose ”.
Si configura così la connessione, che va rapportata ai principi-cardini della Carta universale dei diritti della Terra coltivata, sottoscritta nel 2013; principi–cardini, che ruotano sulla complementarietà circolare, che integra Naturalità, Integrità, Dignità e Fertilità. E’ il prospetto, che l’umanità é chiamata a declinare verso la Terra nel vivere la quotidianità, se vuole garantire a se stessa il futuro. Un impegno di sociale responsabilità, che nell’immediato interpella, sollecitandone concrete iniziative e risposte coerenti, i Paesi più ricchi e i loro governi. Del resto, il logo di Expo-2015, che alzerà il sipario tra qualche giorno, non a caso, recita “ NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA.
L’AGLIO ORSINO, IL TUBERO-TOPINAMBUR, IL DENTE DEL LEONE E I FIORI: LE GRADITE “SORPRESE” DEI MONTI AVELLA E DEL PARCO DEL PARTENIO
Su queste premesse nei locali del Circolo socio-culturale “ L’Incontro ” si è sviluppata la conversazione, animata da Adolfo De Gennaro e Stefano Lanziello, gli escursionisti di falcata costante e celere, per i quali i sentieri dei Monti Avella e del Parco del Partenio da anni sono un “ libro aperto ”, per non dire delle proiezioni di lungo cammino e a largo raggio verso i Monti Picentini, i Monti Lattari e delle “missioni” verso il Taburno.
Di particolare interesse, il saggio di rivisitazione dei Laboratori naturali dei Monti Avella e del Parco del Partenio. L’ha fornito Adolfo De Gennaro, facendo conoscere all’uditorio le caratteristiche dell’ Aglio orsino, del Topinambur, alias il “ Carciofo di Gerusalemme” o anche “ Patata americana” oppure “ Rapa tedesca ”; tre esemplari soltanto della lunga sfilza….catalogabili e catalogati nei Laboratori delle aree montane sotto la lente d’ingrandimento. Sono esemplari, che combinano virtù curative e nutritive nello stesso tempo, crescendo in forma “selvatica” e seminazione spontanea in siti che solo gli esperti escursionisti conoscono, per farne …incetta per gli usi terapeutici e culinari.
E così l’Aglio orsino e l’olio che procura, tanto per dire, concorrono ad abbassare il tasso di colesterolo, oltre che avere tante altre proprietà, tra cui quella diuretica. C’è anche altro da…fare con l’ Aglio orsino, tra cui l’eccellente pesto, condendo un bel piatto di spaghetti e “spaghettini”, per non dire della prelibata insalata, a base di rucola- diffusissima sui territori montani e collinari- e Aglio orsino, tagliato a fette sottili.
Il Topinambur è, invece, un tubero con una lussureggiante infiorescenza; bisogna ben conoscere le caratteristiche di quest’ultima, per …carpirne il frutto interrato. Sul piano curativo, contrasta efficacemente il diabete, fa mantenere basso il tasso di colesterolo. Da commestibile, il Topinambur è l’ingrediente di base di varie ricette culinarie. Analogo il quadro del Dente di leone o Tarassaco, che sul piano curativo è utile soprattutto per le virtù drenanti e per la cistifellea.
Se le classificazioni dei Laboratori naturali di erbe e piante curative e nutritive è relativamente circoscritto, pur nella loro ricca bio-diversità, quello dei fiori, che crescono spontanei sui Monti Avella e sul Partenio, è una festa di colori dagli effetti speciali, godibili da vedere e ammirare, sapendo vivere la montagna, con le modalità di…pedibus calcantibus. Uno scenario naturalistico comprensivo di migliaia di specie, afferenti a tante famiglie con centinaia di generi. Un trionfo del bello floreale, di cui Stefano Lanziello, illustrava solo un …minimo e interessante saggio, con il supporto di mezz’ora di proiezioni di foto e diapositive.
IL BELLO DEI MILLE COLORI FLOREALI CONTRASTATO DAL DEGRADO DI ALCUNI SITI
Foto del bello floreale parlante, in forte contrasto con le immagini, che attestano, invece e purtroppo, il degrado di alcuni siti del Parco del Partenio, segnatamente sul versante territoriale di Summonte, dove all’erosione naturale costante si aggiunge l’assenza della mano dell’uomo, che non realizza opere di contenimento necessarie. Uno stato aggravato dalla deforestazione, che in alcuni tratti è stata fatta a raso, per dire delle desolate lande, private di vegetazione per la frequenza degli incendi; piaga criminosa, quest’ultima, che investe l’intero contesto montano del Parco, senza soluzioni di continuità, persino nei mesi invernali. Ed è tutto dire.
Un capitolo a sé- sempre nell’esplicito e netto linguaggio delle immagini- è quello dell’”impressionante”…tracciato, che attraversa “ ‘O Campetiello”, vasta plaga verdeggiante, per gran parte dell’anno, che rientra nell’itinerario-sentiero, diretto al Santuario di Montevergine, seguendo il tracciato che si dirama dal Litto , attraversando i territori di Sirignano , Quadrelle e Mugnano del Cardinale . E senza dire dei due “Rifugi” del Campo di Summonte, in cui spicca la splendida visione della caratteristica Fonte di San Giovanni dai copiosi e cristallini flussi di acqua sorgiva, super-fredda anche quando ferve la canicola agostana. Sono due immobili, ormai abbandonati e vandalizzati. La loro realizzazione e ri-sistemazione, per quanto è dato di conoscere, avrebbe impegnato risorse pubbliche, pari a poco più di tre milioni di euro, per interventi realizzati qualche decina di anni fa…..Uno sconcio, per dire poco o niente.
IL BLOG COOKINGINROSA DIVENTA GLOCAL E PARLA … INGLESE
Ad arricchire la conversazione, l’importante e qualificato contributo della giovane blogger food, Rosa D’Anna -prossima alla laurea- premiata nei giorni scorsi, a Cuneo, per il Concorso nazionale, indetto, in collaborazione con Slow food, da una delle più importanti e storiche aziende di ristorazione e catering in Italia, qual è “ TRE SPADE”, un brand di alto profilo, con il contrappunto di 120 anni di attività nel comparto gastronomico. Tema del Concorso, il Miglior piatto tricolore in web.
Per Rosa D’Anna, medaglia d’argento, per aver confezionato il piatto con il logo “Pasta e patate della Vigilia”, l’omaggio alle tipicità della gastronomia del territorio nostrano- la cosiddetta Bassa Irpinia- è risultato altamente gradito dalla giuria. E sulle tracce delle esperienze che viene maturando da qualche anno, la blogger evidenziava le potenzialità di sviluppo sociale ed economico del territorio, il cui fulcro è rappresentato da Avella; potenzialità di sviluppo collegate con le risorse naturalistiche, recuperando la funzione dell’agricoltura, in chiave di modernizzazione e dando impulso alle cooperative sociali e di produzione. Un versante d’impegno soprattutto per i giovani, che sappiano far leva su una visione di cultura economica innovativa, quale finora è mancata.
Il settore gastronomico ed enogastronomico di qualità – evidenziava- si sta già “muovendo” sul territorio in questa direzione; e citava le significative esperienze delle eccellenze locali che fanno capo a Moera e alla Taverna del principe, con chef di elevata professionalità e legati al territorio, come Francesco Fusco e Giovanni Arvonio. Altro passaggio, Rosa D’Anna, riservava a aziende agricole, di recente costituzione proprio ad Avella, lavorando nella trasformazione delle produzioni agricole locali, segnatamente la nocciola. Un comparto, quest’ultimo, che fa segnalare la crescente rinomanza di Noccioro, la crema spalmabile, con il 45% di nocciola. Una prelibatezza unica.
Intanto, diventa glocal, con la versione inglese, il blog, che Rosa D’Anna cura da qualche anno all’insegna del buon cibo e dell’alimentazione di qualità. E’ il blogcookinginRosa…. La versione inglese in screen sarà disponibile tra qualche settimana.