Un’ampia conversazione, con ricchezza e varietà di analisi e riflessioni, sulle tematiche e sulle problematiche delle diverse abilità nei contesti familiari e sociali, con la partecipazione d un pubblico attento e di amministratori comunali, nei locali del Circolo “L’Incontro”. Un approccio di profilo linguistico e terminologico, per eliminare e rimuovere ogni possibile forma di pre-giudizio, propedeutico alla marginalità peculiare del passato recente; approccio, per il quale le diverse abilità, quali attitudini realizzate e potenziali risorse sono intrinseche alla condizione umana. Un principio concettuale di essenziale importanza e rilievo, per rapportarsi alla comprensione reale delle cosiddette disabilità, che rientrano nel linguaggio corrente di carattere medico-assistenziale e di ordine legislativo.
Ed é il linguaggio della visione innovativa, che la coscienza della società più avvertita e sensibile dei nostri giorni ha acquisito sulle specificità della complessa materia, alla luce della Convenzione dell’Onu sui diritti di uguaglianza sociale e d’inclusione di tutti cittadini con disabilità, recepita dal Parlamento nazionale nel 2009 su proposta dell’allora ministro Mara Carfagna, e ratificata dall’Unione europea nel 2010. E’ la Convenzione strutturata in 50 articoli, che interpella istituzioni, cittadini, società, oltre che l’associazionismo civico ed il volontariato, perché in rapporto con le loro funzioni si facciano carico della realtà. Un punto di svolta, quello della Convenzione, per focalizzare il ventaglio dei distinti profili delle disabilità, che variano da quelle strettamente fisiche sul versante motorio a quelle genetiche, da quelle psichiche a quelle correlate con l’età nello scenario della progressiva senilizzazione che investe la società, a cui corrisponde il costante decremento demografico.
Il pensare positivo e il fare, che ne deriva, sono le chiavi di volta da utilizzare, per dare senso di compiutezza alla Convenzione dell’Onu, ma anche e soprattutto per costruire un quadro di relazioni sociali aperte e di solidarietà, a cui corrisponde la pratica del bene comune, senza egoismi e particolarismi. E su questo piano sono state illuminanti le testimonianze del vissuto di Assuntina Stefanile, Giovanni De Luca e Luigi Miele, che operano nell’associazione dell’Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare di Cicciano, con “Punto d’ascolto e servizio” gratuito per l’area nolana ed operante negli accoglienti locali del Forum dei giovani nell’Istituto comprensivo “Pecorelli”, a San Paolo Bel Sito. Testimonianze rappresentate dalle eccellenti creazioni del Laboratorio artistico ed artigianale, che utilizzano nella propria sede, con un’articolata serie di attività di animazione sociale e culturale, soprattutto nelle scuole del territorio, segnatamente nella “loro” Cicciano, oltre che a Cimitile, Camposano, San Paolo Bel Sito e la lista è destinata ad allungarsi.
E’ il fervore di attività, iniziato appena tre anni orsono, in cui trovano spazio manifestazioni sportive e di carattere dimostrativo. Un racconto di vita solidale, il loro, non solo nelle parole, ma consegnato anche al linguaggio delle immagini a colori di diapositive e filmati, senza dire della capacità d’interlocuzione e di rapporto con le amministrazioni comunali, affinché realizzino sui territori i percorsi di eliminazione delle barriere architettoniche, contemplati dalle normative, ma regolarmente disattese, penalizzando i disabili e le persone anziane. Una capacità d’interlocuzione, che comincia a dare riscontri negli impegni che vengono assumendo gli Enti locali, “posti sotto pressione”. Ed il filmato proiettato ed illustrato dall’architetto Mirella Alfieri, per documentare le realtà virtuose- ben poche nell’edilizia pubblica e religiosa- nei Comuni del territorio dell’area nolana e della Bassa Irpinia, in ordine all’attuata eliminazione delle barriere architettoniche, e le tante che virtuose non sono affatto, ha costituito uno dei momenti più significativi della conversazione.
Sulla problematica, si registrava l’intervento di Enrico Montanaro, sindaco di Baiano, che annunciava l’impegno dell’Ente di corso Garibaldi di connotare il Puc da redigere, dando piena attuazione ai Peba sul versante dell’edilizia e dell’urbanizzazione pubblica, mentre è prossima l’attivazione dell’ascensore dal piano terra al primo piano nel palazzo comunale, in conformità del progetto dell’amministrazione_Mascheri, redatto circa tre anni fa e che si é attuato ora con la disponibilità dei fondi pubblici. E Montanaro assumeva anche l’impegno di proporre al civico consesso locale l’approvazione di un deliberato d’intenti di apertura e sensibilizzazione verso le istanze e le problematiche delle disabilità.
Nell’animare la conversazione, coordinata dal professore Gianni Amodeo, di particolare interesse,tra gli altri, gli interventi di Giovanni Alfano, Carmine Montella, Pasquale Gaglione, Attilio Alfieri e Andrea Ascione. Il sigillo era dato dallei composizioni poetiche, lette dall’autore, Gioacchino Amato, con l’accompagnamento musicale delle suggestive vibrazioni della chitarra di Antonio Di Martino.