Alla vigilia dell’ordinazione sacerdotale del nostro compaesano Angelo Schettino abbiamo ripercorso per un po’ la sua vita relativamente alla vocazione che ne è conseguita.
Ciao Angelo, a breve riceverai la tua ordinazione sacerdotale, risultato di un lungo percorso spirituale, come ti senti?
Sono sereno da un lato perché mi sento nella volontà di Dio, dall’altro ho paura per il peso della responsabilità che mi aspetta.
Cosa ti ha fatto capire che quella che stavi percorrendo era la strada giusta per la tua vita?
La Parola di Dio e il confronto con il mio padre spirituale.. che rappresenta la voce della Chiesa.. una chiamata del Signore, qualunque essa sia, ha sempre bisogno dell’approvazione della Chiesa… rappresentata dal Vescovo, per essere autentica. Non ci si può improvvisare prete o suora… il Signore ancora oggi è fino alla fine dei tempi parla attraverso la Chiesa… quindi chi dice credo in Dio ma non nella Chiesa non è un vero credente.
La famiglia è la colonna portante di ogni persona, la tua famiglia come ha affrontato la decisione di intraprendere la vocazione?
Non ha fatto particolare problema… perché i miei genitori, persone semplici e laboriose.. hanno sempre desiderato il bene mio e di mia sorella… ricordo le parole che mi disse mio padre:”puoi scegliere qualunque strada scegli, la cosa importante è che tu scelga una strada buona”.. parole dirette… e incisive… che non badano a instillare nei figli la ricerca del successo, dei soldi o del potere ma soltanto la scelta del bene per una vita pienamente realizzata.
Nel tuo lungo cammino, qual’è la persona che ti è stata più vicina?
Varie… don Francesco Picciocchi.. prete originario di Baiano che ha preso a cuore la mia crescita umana e culturale… il mio parroco don Fiorelmo, guida spirituale attenta e sensibile. Suor Luisa Lionello e il gruppo dei giovani.. Suor Maria Costanza dell’Eremo… don Aniello Verdicchio, mio attuale parroco, attento al linguaggio della gente e ai suoi veri bisogni. Il mio Vescovo Padre Beniamino, sempre presente e pronto all’ascolto paterno, verso il quale nutro una stima e un affetto filiale.
Gli amici e le amiche di Baiano che con il loro entusiasmo mi hanno aiutato in questi anni! Non faccio nessun nome per Non dimenticare nessuno. Un grazie per la stima e l’amicizia va anche a don Franco Tulino, mio vicino di casa e uomo di profonda fede e a padre Agostino Acierno, parroco emerito di Mugnano del Cardinale. Insieme a Suor Agnese e suor Pina Tulino, donne e suore testimoni della gioia evangelica.