Gli assegni di cura sono contributi economici onnicomprensivi erogati dall’Ambito Territoriale in favore di persone non autosufficienti in condizioni di disabilità gravissima assistite a domicilio e costituiscono un titolo di riconoscimento delle prestazioni di assistenza tutelare svolte dai familiari degli ammalati.
Il coordinatore nazionale di “Famiglie Insieme” Franco Scarpa, dal 2016 ad oggi ha raccolto diverse segnalazioni di alcune famiglie che assistono un disabile grave e sono state escluse da tale forma di contribuzione. Scarpa contesta l’interpretazione e/o le valutazioni,attuate dai funzionari incaricati,del quadro clinico di alcuni ammalati e chiede di rivedere la procedura. Quest’ultima, stando alle sue considerazioni, risulta essere troppo restrittiva nei confronti degli ammalati. Scarpa già a novembre del 2017 denunciò ufficialmente l’accaduto alle Comissioni Sanità e Politiche Sociali della Regione inviando una lettera senza ottenere risultati. Ecco il contenuto della lettera:
“Con la delibera di giunta n.869 del 29/12/2015 e’ stato approvato il piano sociale regionale 2016/2018 che promuove tra l’altro un programma di assegni di cura riservato a disabili gravi e gravissimi per favorirne la permanenza nel proprio domicilio e sostenere i loro familiari nel carico di cura. Con l’allegato A e il comunicato n.416 del 30/11/2016 la regione ha stabilito che per accedere all’assegno di cura è indispensabile che la persona disabile venga inserita nelle cure domiciliari integrate dimenticando che pur in presenza di gravissima disabilita’ l’ingresso nelle cure domiciliari non e’ automatico ma e’ necessario che ci si trovi in presenza di un quadro clinico come piaghe o cicli di endovena o alimentazione con la peg. E’ successo quindi che nei distretti socio sanitari in cui i funzionari ASL si sono attenuti scrupolosamente alla normativa regionale,disabili gravissimi,fuori da ogni intervento pubblico e con grande disagio economico non hanno avuto accesso all’assegno di cura perche’ grazie alle cure dei familiari non hanno piaghe .In altri distretti dove i funzionari ASL non si sono attenuti alla normativa regionale il risultato e’ stato ovviamente diverso. Il circolo Baianese di “Famiglie Insieme”,associazione di promozione sociale per la tutela delle persone con disabilita’ e delle loro famiglie denuncia questa assurda disparita’ di trattamento .”
Scarpa così ha deciso di continuare la sua battaglia e tramite la nostra redazione ha voluto fare un video appello. L’obiettivo è quello di intraprendere un’azione legale nei confronti della Regione Campania. Oltre a ribadire tutti i passaggi di questa sua lotta, chiede sostanzialmente aiuto ad uno o più legali che volontariamente prendessero a cuore questa iniziativa sostenuta dalla sua associazione a difesa dei più deboli. Ecco il video:
(Michele Amato)