E’ convocata per sabato 23 aprile – alle ore 16,00- nella Sala consiliare del palazzo comunale, l’assemblea generale dei soci dell’Associazione “Maio Santo Stefano”, dopo le elezioni il rinnovo del Consiglio direttivo e il conferimento degli incarichi di rappresentanza e funzionali del sodalizio, presieduto da Stefano Guerriero.
All’ordine del giorno figurano la discussione e l’approvazione del bilancio a consuntivo per l’annualità 2015, nonché il varo delle integrazioni e delle modifiche dello Statuto e la programmazione delle iniziative per l’anno in corso. Il prospetto delle integrazioni e delle modifiche statutarie è stato messo a punto dall’avvocato Emanuele Litto, in ordine alle disposizioni della “Carta del Maio” – “licenziata” lo scorso anno dalla civica amministrazione- che assegnano la responsabilità dell’organizzazione e della Festa del folclore locale al Comitato paritetico, costituito dai dieci rappresentanti delle associazioni e gruppi da sempre funzionali alla programmazione e realizzazione dell’ evento-Maio, che è stato così ufficialmente reso istituzionale; Comitato, per il cui orizzonte operativo valgono gli indirizzi generali della civica amministrazione pro-tempore. E, di passaggio, va ricordato che la programmazione e la gestione della manifestazione fino all’edizione del 2014 erano- secondo il proprio Statuto, formalizzato nel 1996- in capo al Comitato diretta articolazione dell’Associazione “Maio Santo Stefano”
L’iniziativa che aprirà in specifico la programmazione dell’anno in corso è finalizzata a dare impulso al censimento comunale degli alberi monumentali- i patriarchi verdi-secondo lo spirito e la ratio normativa della legge nazionale del 2013, a cui è correlato l’appello lanciato dalla Regione–Campania ai cittadini, alle associazioni e ai gruppi di volontariato civico, oltre che agli Enti pubblici per segnalare gli alberi-simbolo del territorio e fregi significativi dell’armonia paesaggistica. Ed è compito delle amministrazioni locali recepire le segnalazioni e disporre la “Carta dei patriarchi verdi”.