L’italicum ha sancito la fine di tutte le speranze ed i progetti pensati per lo sviluppo ed il futuro del nostro ridente mandamento operando un’assurda ed incomprensibile divisione del nostro territorio. Il Baianese è stato smembrato , alcuni comuni come Sperone e Avella sono stati aggregati al collegio elettorale numero 5 mentre Baiano, Sirignano, Quadrelle e Mugnano del Cardinale sono rimasti nel Collegio numero 2, in spregio a tutte le iniziative intraprese per la realizzazione dell’Unione dei Comuni che finalmente sta per nascere.
Oggi assistiamo ad un coro di indignazione e di proteste per questa assurda e scellerata decisione che cancella con colpo di spugna un percorso ed una storia che ha visto sempre uniti ed insieme i sei paesi accomunati non solo da vincoli paesaggistici , storici e sociali ma anche da contiguità territoriale al punto tale che da anni si parla di ” città del baianese”. Con questo atto si è sancito definitivamente il ruolo marginale e di frontiera a cui i politici nostrani hanno relegato la nostra zona. Il PD, il primario responsabile di questo sconcio, oggi cerca di accampare giustificazioni al mancato interessamento e alla scarsa conoscenza delle nostre zone. Una conoscenza solo superficiale del nostro territorio avrebbe evitato questa soluzione assolutamente cervellotica e puramente numerica. Per i nostri rappresentanti al Parlamento non abbiamo identità, siamo solo territori con un consistente bacino elettorale che a qualcuno interessava dividere. Dove erano i rappresentanti politici del partito di governo quando veniva commesso tale scempio? Il sindaco Montanaro, nonché consigliere provinciale e componente di una filiera istituzionale con l’on Famiglietti cosa ha fatto per garantire l’integrità territoriale della provincia di Avellinio e del nostro mandamento?
Visti i disastrosi risultati come comunità territoriale dobbiamo ancora sopportare i tanti proclami giornalistici e i numerosi spot elettorali?
Sicuramente questa non è la buona politica, il tanto sbandierato cambiamento , usato solo come slogan , sicuramente questi non sono i rappresentanti istituzionali che la nostra comunità meritava.
Bastava un minimo di interessamento ( non solo pubblicità elettorale sull’unione dei Comuni) da parte di questi inetti rappresentanti della cosa pubblica per informare le i componenti delle commissioni parlamentari di come è costituito morfologicamente e sociologicamente il Baianese, una grossa conurbazione divisa in 6 unità amministrative che stanno faticosamente consorziandosi per la gestione unitaria dei servizi.
E’ assurdo dividere una comunità omogenea, anche da un punto di vista morfologico e paesaggistico , solo per mere questioni elettoralistiche .
Se questo è il livello di impegno e di interessamento per il territorio da parte dei nostri inetti amministratori non resta loro l’unica soluzione sensata: LE DIMISSIONI, con il ritorno alle urne e la costituzione di una compagine amministrativa realmente attenta alle problematiche del nostro amato paese e del nostro ridente territorio.
L’ULTIMO REGALO IN ORDINE DI TEMPO DA PARTE DI MONTANARO AND COMPANY.