E’ la mamma di un’alunna a contattarci e a chiedere il nostro aiuto: “Mia figlia frequenta la seconda media dell’istituto “Parini” di Baiano e da diverso tempo riceve pressioni psicologiche da parte di alcuni dei compagni di scuola, telefonate e messaggi a dir poco osceni”. Una situazione molto delicata quella di Stefania (il nome è di fantasia) che racconta alla mamma che da diverso tempo è derisa dai suoi compagni. “Ad un certo punto mi sono accorta che mia figlia non andava più volentieri a scuola e che non era più serena a casa. Era diventata irascibile e intrattabile – racconta la madre – Ho cercato di approfondire, ma non era facile convincerla a raccontarmi cosa non andasse. Ho fatto presente la situazione di mia figlia ai suoi professori – racconta ancora la mamma di Stefania – Purtroppo non ho visto una grande presa di coscienza. Mia figlia veniva giudicata svogliata per il suo rendimento a scuola e le mie denunce sottovalutate. Poi ho deciso di andare dai carabinieri e fare una denuncia e così ho fatto. Questi ultimi mi hanno detto che loro non potevano intervenire e che mi dovevo rivolgere ad un avvocato e così ho fatto. Ho dovuto far seguire mia figlia da una psicologa, per capire se fosse lei ad avere qualche mania di persecuzione, ma lo psicologo mi ha detto di no, che mi figlia stava bene”. Insomma una situazione molto seria di cui la scuola dovrebbe prendere in esame – continua la mamma di Stefania. La madre di Stefania ha spesso avuto la sensazione che la scuola, o meglio, alcuni insegnanti, tendessero a minimizzare il problema e a sottovalutare la gravità della situazione di sua figlia. Stefania sta attraversando di nuovo un brutto momento e la madre teme che tutto derivi solo e soltanto dalla scuola e dall’incapacità di qualche professore di comprendere la situazione. Ultimamente sarebbe stato negato alla ragazzina di partecipare ad un’ uscita didattica, creandogli ancora una volta un danno psicologico e di inferiorità rispetto agli amici di classe. La mamma però non ha nessuna intenzione di cambiarle scuola, cosa consigliata, ed è intenzionata di andare fino in fondo. Dall’altra parte il dirigente scolastico difende l’operato degli insegnanti dell’intero istituto, sempre attenti ad evitare qualsiasi discriminazione tra gli alunni, la scuola infatti in più occasioni e proprio ultimamente ha organizzato diversi incontri studio sul bullismo e sulla questione di Stefania sta adottando tutte le precauzioni per evitargli qualsiasi possibile disagio.