Riceviamo e pubblichiamo. Per le elezioni europee del 25 maggio noi di S.E.L. abbiamo da tempo indicato in Alexis Tsipras il nostro candidato alla presidenza della Commissione Europea e vi chiediamo di fare lo stesso.
La nostra scelta nasce dall’esigenza di contrastare due proposte, per noi dannose, che vedono protagoniste da una parte il Partito Popolare Europeo e il Partito Socialista Europeo e dall’altra i movimenti nazionalisti di natura chiaramente populista che inneggiano alla fine dell’esperienza comunitaria. Di fatto i primi hanno curato i mali dell’Unione Europea con la ricetta dell’austerità che ha solo acuito le sofferenze della popolazione europea (in particolar modo della popolazione del sud Europa) colpita dalla crisi. La seconda risposta, invece, si dichiara semplicemente favorevole all’uscita dall’Euro, che nelle condizioni economiche attuali sarebbe un dramma per milioni di persone ed avrebbe ricadute negative sulle già deboli economie ei paesi membri.
Noi siamo convinti che la risposta da dare sia diversa e non per forza conservatrice come le due appena descritte. Crediamo, infatti, che ci sia bisogno di rispondere alla crisi con l’avanzamento e il rafforzamento dell’ unione politica e sociale dei paesi membri dell’U.E.
Ecco perché scegliamo il progetto del greco Tsipras. Il suo paese è stato la cavia dell’Europa che pensa a salvare le banche e i poteri economici, protagonisti della crisi, abbandonando al proprio destino il popolo greco.
Noi crediamo, così come sostiene Tsipras, che al centro del progetto europeo vadano inserite battaglie di civiltà come il superamento delle disuguaglianze, la difesa dell’ambiente, la comune difesa del patrimonio culturale e artistico e in ultimo (ma non meno importane) l’affermazione di quei diritti umani che oggi vengono negati (e annegati) nelle acque siciliane per responsabilità di una Unione Europea cinica e non vedente per convenienza.
La lista Tsipras si propone questo. Una lista promossa da movimenti e personalità della società civile, autonoma dagli apparati partitici, che sia una risposta radicale alla debolezza italiana. Una lista composta in coerenza con il programma, che candida persone, anche con appartenenze partitiche, che non abbiano avuto incarichi elettivi e responsabilità di rilievo nell’ultimo decennio.Una lista che potrà essere sostenuta dal più grande insieme di realtà organizzate e che non si manterrà con i rimborsi elettorali.
Collegio Sud
Claudio Riccio
Antonio Maria Perna
Valeria Parrella
Teresa Masciopinto
Eleonora Forenza
Raffaele Ferrara
Enzo Di Salvatore
Riccardo Di Palma
Antonio Di Luca
Gaetano Cataldo
Anna-Lucia Bonanni
Costanza Boccardi
Antonia Battaglia Franco Mario Arminio
Silvana Arbia
Barbara Spinelli
Ermanno Rea
Barbara Spinelli