L’omicidio di qualche giorno fa a Sperone è l’ultimo episodio di una vera e propria escalation delle attività criminose che negli ultimi mesi hanno riguardato il territorio del baianese. Due ammazzamenti a distanza di poche settimane e l’intensificarsi della pressione malavitosa e degli attentati segnalano la rottura di preesistenti equilibri e l’avvio di una guerra tra i diversi clan camorristici interessati a garantirsi il pieno controllo del territorio. Siamo difronte ad un salto di qualità che non deve consumarsi in un clima di indifferenza e di rassegnazione, nel silenzio della politica e delle istituzioni. Occorre reagire con una mobilitazione estesa dei cittadini onesti, della società civile, dell’associazionismo laico e cattolico, delle forze sociali e politiche. Le istituzioni democratiche, i comuni devono porsi alla testa di un movimento di riscossa democratica e civile partendo dallo svolgimento nei prossimi giorni di consigli comunali aperti in ciascuno dei comuni del mandamento per culminare con una grande manifestazione unitaria in grado di rompere il muro dell’isolamento e del silenzio e di richiamare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica sul piano provinciale, regionale ed anche nazionale. E’ necessario inoltre avviare una costante e incisiva attività di analisi e monitoraggio sul territorio di fenomeni emblematici come il racket e l’usura, la gestione delle attività edilizie e degli appalti attraverso la costituzione di un osservatorio anticamorra. SEL non intende sottrarsi ai compiti che ricadono sulla politica e sulla sinistra in particolare e sarà in campo, con determinazione e spirito unitario, per costruire il fronte sociale e civile necessario ad arginare e sconfiggere la penetrazione camorristica. Un primo passaggio utile a tal fine è l’assemblea di giovedì 28 novembre alle ore 18,00 al centro sociale “Samantha Della Porta” con la presenza dell’on. Claudio Fava, vice presidente della Commissione nazionale Antimafia.