La struttura di via Nicola Litto garantisce eccellente ricettività e congrua funzionalità, che s’integrano con la posizione baricentrica di riferimento per tutti i Comuni, che afferiscono al presidio, collegato con la strada statale della 7-bis e nelle immediate vicinanze con il casello dell’’autostrada Napoli-Bari. Un salto di qualità per l’assistenza ai cittadini e per gli operatori dei servizi. L’evento atteso da venti anni. Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti il vescovo della Diocesi di Nola, Beniamino Depalma, il direttore generale dell’Asl di Avellino, Sergio Florio, la responsabile della direzione sanitaria distrettuale, Elisabetta Granata, sindaci e amministratori comunali. A rendere gli onori di ospitalità il “primo cittadino”, Enrico Montanaro
Obiettivo centrato, per il percorso avviato appena qualche anno fa, grazie all’impegno della direzione generale dell’Asl di Avellino. I locali angusti e fatiscenti, al limite dell’agibilità, che per lungo tempo hanno “ospitato” nel palazzo comunale le attività del Distretto sanitario, in corso Garibaldi, sono un ricordo ormai. Il presente della normalità e della buona accoglienza a servizio dei cittadini-utenti e per valorizzare al meglio possibile l’impegno professionale di medici ed operatori è costituito ora dalla nuova sede, con gli spazi della moderna struttura della traversa di via Nicola Litto; sede, che incrocia la strada statale della 7-bis della Napoli-Avellino ed è allocata a ridosso del casello dell’A-16, su cui occhieggia il verde fitto del Monte Arciano.
Ottocento metri quadrati disponibili, in ambienti ariosi ed accoglienti, con tre aree di parcheggio veicolare. Sono i dati del profilo logistico della struttura, acquisita a titolo di locazione, alla luce della procedura del bando per la “manifestazione d’interesse”, avviata dalla direzione generale dell’Asl di Avellino oltre due anni orsono; profilo, che risponde ai requisiti, previsti dal bando e dalle disposizioni per i servizi socio-sanitari di base diffusi sui territori. Una significativa operazione sociale ed amministrativa, dopo il fallimento dell’iniziativa, pur recepita dall’amministrazione regionale della Campania, con la Giunta-Rastrelli, e intrapresa a metà anni ’90, con l’obiettivo di realizzare ex novo la sede distrettuale, senza tralasciare la torbida vicenda dell’incendio, che incenerì il Poliambulatorio a Mugnano del Cardinale, e che poteva costituire la piattaforma del Distretto già venti anni fa; Poliambulatorio, le cui strutture pre-fabbricate erano state donate alla locale amministrazione dalla Croce Rossa australiana, dopo il terremoto dell’80, ma con allestimento realizzato soltanto a dieci anni di distanza dalla…donazione, con servizi prestati per poco più di un anno. E poi l’incendio, le cui responsabilità sono restate nei meandri dell’oblio, pur nell’evidenza delle modalità camorristiche d’esecuzione.
Alla cerimonia inaugurale sono intervenuti il vescovo della Diocesi di Nola, Beniamino Depalma, il direttore generale dell’Asl, Sergio Florio, la titolare della direzione sanitaria distrettuale, Elisabetta Granata, i sindaci e gli amministratori dei Comun i della Bassa Irpinia, versante baianese-avellano, mentre a rendere gli onori di ospitalità, è stato il “primo cittadino”, Enrico Montanaro. Il taglio del nastro di buon augurio, era del presule diocesano. Tanti i volti sorridenti di cittadini comuni, per un intervento di pubblica utilità assistenziale e socio-sanitaria da troppo tempo attesa; intervento, per la cui realizzazione hanno concorso soprattutto le istanze dei cittadini e l’impegno del direttore generale, Sergio Florio, che quattro anni fa denunciò apertamente e in un pubblico convegno lo stato indecoroso e di degrado, in cui versava il Distretto di corso Garibaldi. Una condizione, che andava rimossa, per soddisfare le esigenze dei cittadini. Una sinergia, in cui hanno esercitato un ruolo di stimolo gli operatori del Distretto e il costruttivo impegno della dott.ssa Elisabetta Granata, responsabile del sistema socio-sanitario e assistenziale del territorio.
La direzione sanitaria del Distretto è coordinata dalla dott.ssa Elisabetta Granata, mentre quella amministrativa è affidata alla dott.ssa Bianca Corcione. Nell’organico del personale di servizio per il presidio di via Nicola Litto sono impegnate oltre trenta figure professionali, tra medici, infermieri e amministrativi.
I servizi erogati corrispondono alla funzionalità del sistema pubblico dei servizi di assistenza socio-sanitaria di base, diffusi sui territori e sono assicurati secondo l’assetto organizzativo delle Unità operative, oltre che dagli addetti dell’Ufficio per le relazioni con il pubblico.
Operanti fin dall’istituzione del Distretto, tutte le Unità operative previste dal sistema, tra cui quella perservizi dimedicinadibase, che contemplano un ampia gamma di rapporti con i cittadini utenti, nonché il supporto assistenziali per i cittadini comunitari e non, che, però, sono privi di “permessi di soggiorno” o di regolari contratti di lavoro, per lo più i profughi e perseguitati politici o i migranti, che il gergo “burocratico” classifica “economici”, alla ricerca di condizioni di vita umana, adattandosi a qualsiasi forma di lavoro e sfruttamento.
Particolarmente attive sono le Unità operative della riabilitazione per le prestazioni a quanti vivono la condizione della disabilità e per i servizi del settore materno e infantile, pediatrico, ginecologico e di ostetricia. Completano il ventaglio delle Unità operative, quelle per la geriatria, per l’assistenza domiciliare e per chirurgia generale, nonché quella di prevenzione collettiva.
In questo quadro si collocano le attività ambulatoriali per l’assistenza specialistica di primo livello. Sono servizi forniti da medici in regime di convenzione con l’Asl; servizi, correlati con cardiologia, allergologia, diabetologia, endocrinologia, psichiatria, odontoiatria e otorinolaringoiatria.
Al presidio territoriale del Distretto di via Nicola Litto fanno riferimento i servizi della Guardia medica, allocati nei locali, la cui destinazione era riservata alla custodia dell’edificio della scuola media “Giuseppe Parini”, in via Luigi Napolitano, nonché i servizi del Dipartimento di veterinaria e del 118, allocati nel Comune di Avella.
L’accesso alla traversa di via Nicola Litto, su cui apre i battenti la sede del Distretto, contempla il transito obbligato lungo la strada statale del 7-bis, che si rapporta alla direttrice di quella che è anche conosciuta come la settecentesca Via Regia di collegamento diretto per l’asse Napoli–Avellino e, più recentemente, alla Circumvallazione o Via Nova, la cui realizzazione fu promossa e voluta, all’inizio del ‘900, con felice intuito per la visione strategica e logistica del territorio della conurbazione intercomunale della cosiddetta Bassa Irpinia, dall’amministrazione pro tempore, guidata dall’avvocato Giuseppe Lippiello, sindaco di lungo corso e consigliere provinciale di Avellino.
Con l’evoluzione dei tempi, lo sviluppo della motorizzazione di massa e l’attivazione del casello autostradale negli anni ’60 in località Arciano, a ridosso del quale è in atto una significativa espansione urbanistica ed edilizia, che interessa i territori sia di Baiano che di Mugnano del Cardinale e anche di Sperone, la Strada statale della 7-bis ha cambiato funzioni. E’ diventata strada a scorrimento veloce e, nello stesso tempo, è diventata arteria interna al territorio urbanizzato cittadino, facendo registrare frequenti incidenti automobilistici, in alcuni casi anche mortali.
Una condizione, che, per se stessa, rende necessaria l’attivazione di adeguati e efficienti servizi di vigilanza e di sicurezza per l’accesso alla struttura socio-sanitaria, con una congrua segnaletica ed un funzionale impianto semaforico, proprio all’altezza della Strada statale della 7-bis. Un impegno da adempiere nei tempi più brevi possibili e per il quale la civica amministrazione ha già intrapreso le procedure necessarie, con la specifica istanza diretta all’Anas. La soluzione-sicurezza sarà potenziata anche del rotatoria, all’altezza della Clinica Villa Maria, con il cantiere dei lavori programmati, la cui apertura è ormai prossima.
Efficaci ed incisive le riflessioni, dettate dal vescovo Beniamino Depalma sul tema dell’umanizzazione delle terapie mediche e sulla capacità d’ascolto verso chi soffre. Un percorso d’apertura verso la solidarietà attiva, che promuove i valori della vita e del rapporto dell’uomo con Dio.
Le ragioni della funzionalità come del decoro, con cui dare al Distretto la piena capacità operativa al servizio dei cittadini sono state al centro dell’intervento di Sergio Florio, direttore generale dell’Asl di Avellino, che, com’è noto, figura tra le più virtuose del Sud sul piano della gestione economica e dell’assetto organizzativo. Un intervento, per focalizzare la funzionalità della struttura inaugurata, in grado di garantire servizi di qualità. E nell’intervista rilasciata a Videonola, interpellato in specifico sull’assetto economico e finanziario del sistema sanitario regionale della Campania, Florio evidenziava l’efficacia del piano di rientro dal debito, che si formato nel corso dei decenni nel sistema. Un piano di risanamento rigoroso e severo, che già fa registrare importanti risultati.
E’ il piano- va ricordato- posto in atto dall’amministrazione regionale, in virtù del quale nel decorso triennio si è progressivamente allentato il peso del deficit annuale, tanto che per il 2013 dalla passività di oltre 700 milioni si è “passati” all’avanzo di sei milioni di euro, mentre resta la gigantesca massa del debito storico-strutturale, pari a quattro miliardi di euro, la cui estinzione sarà progressiva, in virtù dei mutui di durata trentennale contratti dalla Regione-Campania.
La correlazione tra territorio e servizi socio-sanitari, con il valore della tutela della salute, secondo lo spirito della Carta costituzionale e dei dettami dell’Organizzazione mondiale della sanità era il punto di analisi della dott.ssa Elisabetta Granata, titolare della direzione sanitaria del Distretto. Un punto d’analisi, per rappresentare l’impegno di tutti gli operatori della struttura e personale, per elevare la qualità dei servizi da assicurare ai cittadini; impegno, che in prospettiva contempla, in particolare, l’accorpamento nel plesso di via Litto dei servizi emergenziali del 118, allocati ad Avella, e della Guardia medica, operante in via Luigi napolitano, in alcuni locali della scuola media “Parini”, a Baiano. Per la dott.ssa Granata si sono determinate allo stato attuale le condizioni, per realizzare un polo d’eccellenza socio-assistenziale, a servizio di un’area d’interesse strategico, in posizione mediana tra la provincia di Avellino, a cui afferisce, e l’area metropolitana di Napoli.