E’ una storia sensazionale quella di cui siamo venuti a conoscenza oggi e che vi vogliamo raccontare, ed arriva da oltre Oceano, ovvero dall’America dove sta ottenendo una risonanza enorme. E’ la storia di un giovanissimo ragazzino, di nome Stefano, già questo dovrebbe farvi capire le sue origini baianesi, appena dodicenne, (suo nonno è Antonio Montella e abita a Baiano), che ha inventato un oggetto motorizzato per pulire elettronicamente le lavagne. E’ stata la compassione per un giovane in difficoltà, ad alimentare la fantasia del giovane che vive in Netcong ed ora è diventato l’inventore di un particolare brevetto depositato negli Stati Uniti.
Stefano, che di cognome porta Patamia, è uno studente di settimo grado a Netcong, scuola elementare, era in terza elementare, quando sognava la sua invenzione: Un meccanismo di cancellazione motorizzato per lavagna a secco “scheda bianca ‘‘
La sua famiglia ha ricevuto lo scorso 14 ottobre il marchio statunitense della sua invenzione dall’ufficio dei brevetti che è stato premiato con Patent No. 8.857.000 per il suo “Dry Consiglio Eraser di sistema.”
“Uno dei ragazzi della mia classe, afferma il giovane Stefano, è stato per un periodo in difficoltà a cancellare la scheda alla lavagna e mi è venuta in mente questa idea, ‘‘ ha detto il 12-enne figlio di Tom e Maria Patamia di Netcong. L’amico di scuola era in difficoltà a cancellare la scheda superiore della lavagna e per questo era frustrato. Problema che hanno molti studenti e insegnanti non molto alti. “Ho chiesto a mia mamma quanti anni occorreva avere per essere un inventore, e lei ha detto ‘non c’è età‘‘.
Il prossimo passo per la famiglia è trovare un produttore interessato nel fare e commercializzazione il prodotto, che potrebbe essere utilizzato in strutture educative, uffici e centri congressi in tutta l’America.
“Potrebbe essere qualcosa, potrebbe essere niente‘‘, ha detto la madre. Ma in entrambi i casi si tratta di una grande esperienza per lui. ‘‘
Stefano non è alla ricerca di notorietà, e il titolo di “inventore” ed è un titolo che non lo pone particolarmente a proprio agio. “Mi sento bene perché la mia invenzione può aiutare qualcuno”, ha detto, il giovane, inoltre sua madre ha aggiunto: “mio figlio mi ha chiesto perché si sta tanto parlando dime”, il giovane di origine baianese non piace essere al centro dell’attenzione. E per ora, Stefano, ha altre cose per la testa, la sua passione è il basket, lui è playmaker per la squadra della sua scuola, Stefano svolge anche il calcio . “E ‘davvero più di un atleta”, dice la madre.
Dopo questa prima invenzione ci dice, per il momento non ho piani immediati per inventare qualcos’altro, c’è tempo.
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