Anno nuovo, con gli auspici di operosità e serenità per tutti. E giovedì, otto gennaio- alle ore 18- si aprirà l’agenda del 2015 per gli appuntamenti del ciclo “Per conoscere”, nei locali de L’Incontro. Un’agenda, abbastanza intensa e corposa per le iniziative, programmate dal Consiglio direttivo del sodalizio di via Luigi Napolitano, con la partecipazione di figure e personalità- giovani e meno giovani- impegnate nelle Università, nelle attività professionali come nel campo delle piccole e medie imprese, imprenditoriali, che non solo vivono direttamente il territorio, ma lo onorano anche con la qualità del loro lavoro.
Tema dell’appuntamento sarà la focalizzazione delle prospettive religiose di orientamento cristiano e cattolico nell’età contemporanea. A trattarne, saranno Franco Manganelli, Suor Anna Simeone dell’Ordine di San Vincenzo Pallotti, Franco Scotto ed Anastasia Colucci dell’Associazione Mariam.
Manganelli, docente di Sociologia e di Storia delle dottrine economiche nell’Istituto superiore di Scienze religiose “Duns Scoto”, a Nola, di cui è stato direttore fino al 2014, prospetterà i contenuti del saggio, che ha appena pubblicato per la casa editrice ilmiolibro; saggio, che s’intitola “Cielo e terra. Dialoghi sul Padre Nostro”. Un testo interessante, che ruota intorno ai significati della preghiera, che, insieme con quella dell’Ave Maria, costituisce uno degli archetipi più espressivi e compiuti della testimonianza di fede cristiana.
Il mondo della scuola e dei giovani saranno al centro delle riflessioni di suor Anna Simeone, che nei mesi scorsi ha pronunciato i voti di appartenenza all’Ordine fondato da San Vincenzo Pallotti, nel cui ambito è incardinato l’omonimo Istituto di formazione primaria, attivo da circa un secolo ad Avella. Saranno riflessioni ispirate dalla realtà delle periferie romane, in cui suor Anna opera.
Franco Scotto e Anastasia Colucci presenteranno l’azione umanitaria e di assistenza verso l’infanzia, che è svolta dall’Associazione Mariam nel delicato e complesso campo delle adozioni, segnatamente in alcune regioni dell’Africa. L’Associazione ha un proprio presidio d’accoglienza proprio nel contesto cittadino, in corso Garibaldi.
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