E’ il simbolo rappresentativo delle tradizioni del territorio, correlate con le attività praticate, fino a mezzo secolo fa, sulle aree montane ed incentrate sulla filiera produttiva dei boschi e dei sottoboschi. E’ il maio, icona dei millenari culti arborei, tanto diffusi nella vasta area del Mediterraneo; culti, con cui nel tempo si sono venuti intrecciando profili di usanze e devozione religiosa. Una ritualità popolare e popolaresca, vissuta dalle comunità con particolari consuetudini e che si sviluppa, a cadenza annuale, lungo l’itinerario, da cui è segnata la mappa della mini-conurbazione, costituita da Avella, Sperone, Mugnano del Cardinale, Sirignano, Quadrelle e Baiano. Un itinerario, che si “apre” il 30 novembre, con la celebrazione del “Natale piccirillo”, a Sirignano, per concludersi, il 20 febbraio, a Sperone, con la festa votiva in onore di Sant’Elia profeta.
In vista della Festa del maio, edizione 2015, pubblico convegno, lunedì 29 settembre, alle ore 18,30, promosso dal Circolo socio-culturale “L’INCONTRO”, in programma nei locali del sodalizio in via Luigi Napolitano.Tema di analisi, “La valorizzazione della Festa del maio, nello spirito della tradizione e della vita della comunità cittadina. La cultura del paesaggio e dell’ambiente montano”. Parteciperanno sia i rappresentanti delle istituzioni che delle associazioni e dei gruppi, impegnati da sempre nell’organizzazione della manifestazione folcloristica.