Baiano, un comune che custodisce le radici della propria identità culturale, si prepara ad accogliere con gioia e devozione la 121° Festa Votiva in onore di Santo Stefano Protomartire il prossimo 26 Febbraio 2024. Questo evento, radicato nel tessuto storico della comunità, rappresenta un momento di profonda connessione tra passato e presente, un’occasione per celebrare la fede e le tradizioni tramandate di generazione in generazione.
Il programma della festa si svolgerà in diversi momenti significativi, creando un susseguirsi di eventi che coinvolgeranno l’intera comunità. Il triduo in preparazione, che avrà luogo nei giorni 23, 24 e 25 Febbraio 2024 alle ore 18:00, rappresenta un momento di preghiera e riflessione in preparazione alla festa principale.
La giornata clou, il 26 Febbraio, inizierà alle ore 7:00 con la celebrazione di una Santa Messa, seguita alle 8:30 dall’arrivo della prestigiosa Banda “Città di Grottolella”. Alle ore 9:00, la comunità si riunirà per la celebrazione eucaristica, un momento di comunione spirituale che rafforzerà il legame tra i fedeli.
Alle ore 10:30, uno dei momenti più suggestivi della giornata prenderà vita con la Solenne Processione per le vie del paese. Un corteo che unisce la devozione religiosa all’orgoglio di appartenenza, manifestando la ricchezza della tradizione locale.
Nel pomeriggio, alle ore 17:00, la Banda “Città di Grottolella” si esibirà in giro per il paese, diffondendo melodie che riempiranno l’aria di gioia e festa. Alle ore 18:00, la giornata culminerà con un’altra emozionante Santa Messa, che rappresenterà il punto di congiunzione tra la spiritualità e la festa popolare.
La festa votiva di Santo Stefano Protomartire a Baiano non è solo un evento religioso, ma una celebrazione profondamente radicata nella storia e nell’identità della comunità. È un momento “tutto nostro”, un’occasione in cui i cittadini di Baiano possono unirsi per onorare le tradizioni tramandate dai loro avi. La 121° edizione di questa festa è un segno tangibile della resilienza e della forza della comunità, che continua a custodire con orgoglio il proprio patrimonio culturale.
(Saverio Candela)