Per il semplice fatto di aver riportato un grave fatto di cronaca successo l’altro giorno a Baiano, in occasione della festa del “Majo”, un ragazzo che a seguito l’esplosione di botti ha riportato gravi lesioni personali, in particolar modo alla gamba, nonché il coinvolgimento di altre due persone, sia pure in modo più lieve, ci sono piovute addosso accuse di vario tipo; aver infangato la festività, aver sparato a zero sulla “loro festa”, di essere solo degli “spettatori esterni”, di non essere “patentati” a disquisire su quanto accaduto. Premesso un forte augurio alle persone coinvolte nell’esplosione, soprattutto a Giuseppe Lippiello, per una pronta e completa guarigione (giungono notizie confortanti, speriamo bene) si precisa che detta testata giornalistica non ha alcun fine speculativo, non ha “odiens” da salvaguardare, non vive di alcun “finanziamento” solo la passione spinge i componenti di “Bassa irpinia” a portare avanti questa iniziativa nel campo dell’informazione on line, sia pur tra tante difficoltà. Detto ciò ad onor del vero componenti di questo giornale hanno speso tutta la mattinata di Natale, sempre a titolo gratuito, per poter riprendere con telecamera quanto di bello e gioioso accadeva in Baiano, l’arrivo del “majo”, la benedizione, il suo trasporto sino all’innalzamento davanti alla chiesa di S. Stefano, infatti dette immagini sono state prontamente trasmesse sul sito, favorendo la divulgazione di quest’evento, tanti sono stati i riscontri da ogni luogo d’Italia e dall’estero, baianesi, e non solo, che lavorano fuori, emigranti, soldati in missione, ecc…., ripetasi senza alcun scopo speculativo. Orbene, non aspettavamo ringraziamenti, ma essere apostrofati quali avvoltoi, o meglio non “facultati e\o autorizzati”, dilettanti allo sbaraglio, non ci stiamo! Non ci stiamo con quelle persone che ritengono la festa del “maio” cosa “propria” riservata a quelli “che partecipano attivamente alla festa andando su ad Arciano, con il buio, assistendo al taglio del maio, mettendo a disposizione la forza delle braccia per trasportarlo…”. Con quelli che fanno a gara per accaparrarsi i “posti” in prima fila, con quelli che si “taggano” sempre e finiscono su “facebook”, con quelli che fanno di tutto per “apparire”, la festa è di tutti, è di coloro che restano a casa e aspettano l’arrivo in paese, di coloro che stanno lontano, di coloro che sono impossibilitati a partecipare, e di quelli che sono dei semplici spettatori, come Noi. (La Redazione di bassairpinia.it)