Si è rinnovata la Festa della maggiore età, in coincidenza con la Festa della Repubblica. La manifestazione indetta ed organizzata dal Circolo sociale in collaborazione con la civica amministrazione e la Pro Loco ha coinvolto i 35 giovani della comunità cittadina, che dalla finestra dei diciotto anni si aprono alla realtà sociale. Consegnata ai neo-maggiorenni la copia del testo della Carta costituzionale, vademecum di vita e di civiche responsabilità.
di Gianni Amodeo
“In circostanze, come questa della Festa della maggiore età, si ripetono i luoghi comuni,per i quali voi “rappresentate il futuro, il promettente motore della società” e via seguendo su questo tono di retorica enfasi. Sono frasi fatte, a cui è opportuno che non prestiate attenzione, perché la realtà è più complessa di quello che si immagina”.
E’ stato l’approccio introduttivo delle riflessioni, con cui Felice D’Anna, presidente della Pro Loco, si é rivolto ai 35 neo–maggiorenni presenti nella Sala consiliare del palazzo comunale per la Festa della maggiore età, in coincidenza con la Giornata della Festa della Repubblica; una coincidenza che simboleggia l’importanza dei valori della cittadinanza responsabile e dei principi fondanti dello Stato ancorato all’ordinamento della democrazia parlamentare, le cui vive radici si ritrovano nel voto del referendum istituzionale del 2 giugno del 1946, che sancì l’abrogazione della Monarchia e l’istituzione della Repubblica.
E con l’approccio introduttivo, D’Anna coniugava l’appello ai neo–maggiorenni , a rendersi partecipi attivi della vita della comunità , sviluppando proprie idee, con autonomia di giudizio, anche dando fastidio, se è necessario e ritenuto utile, a coloro che non apprezzano né accettano l’indipendenza del pensiero. In questa direzione, sottolineava le ragioni, per le quali bisogna evitare di restare intrappolati nell’autoreferenzialità dei social, i cui messaggi, spesso generici e privi di logica autenticità nelle argomentazioni, non giovano affatto alla socialità e alla conoscenza della realtà con la doverosa e cosciente responsabilità, che rifugge da umori, pregiudizi e risentimenti ingannevoli.
“Per fare questa scelta- ha spiegato D’Anna– é opportuno che vi inseriate nelle realtà associative esistenti sul territorio. Ma sarà ancora meglio- ha concluso- se vi organizzerete in associazioni e gruppi di volontariato di cui siate protagonisti, facendo circolare le vostre idee”. Un altro passaggio D’Anna riservava alle attività e iniziative, in cui la Pro Loco da anni é impegnata sul territorio, tra cui spiccano gli eventi fieristici e i servizi civili per i beni ambientali e culturali, con bandi mirati.
Il prologo alla Festa della maggiore età -edizione 2017- é stato tracciato dal presidente del Circolo sociale, il dottor Antonio Vecchione, che, tra l’altro, ha evidenziato il ruolo del dialogo tra le generazioni; un dialogo, in virtù del quale i neo-maggiorenni possano far valere e affermare in pieno le loro idee. Dato risalto al significato della Festa della maggiore età, quale momento di riscoperta dell’identità e della storia locale, di cui le giovani generazioni sono chiamate a rendersi interpreti e portatrici, Vecchione marcava le ragioni della coesione civile, quale volano di crescita possibile per la comunità cittadina.
Franco Scotto, assessore alle attività culturali, e il sindaco Enrico Montanaro evidenziavano la valenza culturale della manifestazione, che onora la cittadinanza. Seguiva la tradizionale consegna ai neo-maggiorenni di una copia del testo della Carta costituzionale, vademecum per l’esercizio delle civiche responsabilità per l’affermazione dei valori della giustizia e delle libertà nell’ordinata convivenza.
A far da cornice alla manifestazione, le tonalità sonore del Canto degli italiani, inteso come Inno di Mameli, e dell’Inno ufficiale della Festa del Maio, con l’esecuzione compiuta dalla fanfara locale. E poi la classica foto opportunity dei neo-maggiorenni, con lo sfondo del Monumento ai Caduti in guerra.