Domenica 14 aprile presso la sala consiliare del comune di baiano si è tenuto un convegno sul tema : agricoltura, da reddito complementare ad una opportunità per lo sviluppo del territorio,.. organizzato dal locale circolo l’Incontro e avente come relatori l’agronomo Felice Conte, il direttore Ispettorato agrario di Avellino dottor Alfonso Tartaglia, con le conclusioni dell’on Pietro Foglia presidente commissione agricoltura regione Campania. Ha moderato il prof. Gianni Amodeo. Il dibattito aveva come obiettivo sensibilizzare gli addetti ai lavori ma anche chi è interessato ad intraprendere la strada della imprenditoria agricola circa le possibilità di accedere a fondi regionali per far di diventare l’agricoltura un concreto volano di sviluppo. L’idea di pensare alla agricoltura come fonte di reddito primario può diventare realtà se i progetti agricoli poggiano su due basi: 1) la qualità del prodotto,2) l’aggregazione alla fonte. L’on Foglia ha posto molto l’attenzione su questi due aspetti assolutamente indissolubili per una agricoltura di sviluppo. Circa la qualità i problemi possono essere risolti con le nuove tecniche di coltura come ha sottolineato
l’agronomo Conte. Però ci vuole la mentalità imprenditoriale, unire i produttori, creare aggregazioni sotto varie forme ma con l’intento di aumentare il potere contrattuale rispetto alla grande distribuzione e alle aziende che utilizzano i nostri prodotti come le nocciole, le castagne, l’olio. Foglia ha poi sottolineato come a fronte di molti progetti agricoli finanziati e già operativi in Irpinia, solo uno, e precisamente ad Avella ,riguarda le nostre zone. Segno che c’è poca informazione sulla materia e la filiera della informazione vede coinvolti anche i sindaci che dovrebbero avere la sensibilità di informare con appositi
incontri le proprie comunità circa le enormi possibilità di sviluppo in agricoltura, uno dei pochi settori dove ci sono finanziamenti veri in un periodo di crisi. Basti pensare che sono circa 20 i milioni di euro stanziati per l’agricoltura in Irpinia. Ma non fondi si sussistenza o di assistenza, ma fondi che premiano progetti imprenditoriali mirati allo sviluppo del settore con risvolti occupazionali e reddituali. Certo di fronte alla incessante crisi
occupazionale che colpisce i giovani, è assurdo che in una provincia come la nostra dove il nocciolo rappresenta circa il 60% della produzione nazionale si continui a cercare il posto fisso e non percorrere strade alternative in un settore come l’agricoltura. E sicuramente un fatto culturale, bisogna far capire che oltre al posto fisso laddove c’è ne siano ancora, c’è altro e altre possibilità. A tal proposito metterei nella filiera della informazione anche i
famosi forum dei giovani. Ecco se oltre a fare radio sul web e a organizzare feste e sagre, i forum organizzassero anche incontri questi temi, non sarebbe sbagliato.