di Annarita Franzese
In un luogo di morte nasce l’amore tra Eramo e Ljuba e “l’alba” è “nei suoi occhi”
Domenica 20 Marzo, presso il circolo “L’incontro” sito in Baiano, Francesco Scotto, per tutti Franco, ha presentato il romanzo “L’alba dei suoi occhi”, tratto da una storia vera.
Il romanzo è incentrato sulla storia d’amore che vede protagonisti Erasmo e Ljuba; un amore nato in un ambiente ostile, che non si è arreso dinanzi alle avversità della vita, ma, è andato avanti fortificandosi e rinsaldandosi sempre di più.
Siamo negli anni ’90. In un treno, diretto a Genova, Stefano incontra Erasmo e Ljuba. Erasmo inizia a raccontare la sua vita, coinvolgendo un intero vagone che penderà dalle sue labbra finché il treno non avrà terminato la sua corsa. Il racconto di Erasmo è forte, non è frutto dell’invenzione, ma è il risultato di una vita vissuta intensamente. Erasmo era un muratore, arruolatosi, successivamente, come militare durante la Seconda Guerra Mondiale, fu costretto, per sopravvivere, ad uccidere ma non senza rimorsi e senza smettere chiedersi, ogni volta, perché Dio avesse deciso di salvare lui e non il suo nemico. Prigioniero in un campo di concentramento tedesco, dove l’Umanità perde se stessa, conosce Ljuba, colei che sarà “L’Alba nei suoi occhi”. In questo clima, dove a farla da padrone sono l’odio, la fame e la distruzione è nato l’amore e non solo; infatti, i due, si prenderanno cura di una bambina ebrea, di nome Marzia, amandola e coccolandola come fosse figlia loro, soffriranno, poi, per la sua morte e ne conserveranno per sempre il ricordo.
Un ambiente ostile ed aberrante, dove Erasmo riesce a “salvarsi” grazie alle sue capacità di muratore. (Qui c’è un richiamo a “Se questo è un uomo” di Primo Levi). Nel 1945, cessato il conflitto, i due sembrano costretti a separarsi: lui deve tornare in Italia ed il padre di lei la vorrebbe in sposa a qualcuno “di più adatto”.
Tuttavia, durante il viaggio di ritorno, Erasmo cambia idea e decide di andare in Russia dalla sua amata. Qui coronano il loro sogno d’amore, seppur in mancanza di una solenne cerimonia religiosa. Nonostante il rammarico di Erasmo, particolarmente credente, questo matrimonio non ufficializzato, li ha tenuti uniti per sempre.
“L’Alba nei suoi occhi” prende spunto da una storia vera ed ha come sfondo la Storia con la “S” maiuscola in un arco di tempo che va dalla Seconda Guerra Mondiale alla Guerra fredda, fino ad arrivare ai giorni nostri” a spiegarlo è lo stesso autore.
I protagonisti, Erasmo e Ljuba sono personaggi realmente esistiti mentre, la piccola Marzia e Stefano sono frutto dell’estro creativo del romanziere. Il personaggio di Marzia è delineato talmente bene da apparire reale, da conquistare il cuore e l’animo del lettore creando forte empatia.
Il romanzo è stato scritto grazie ai racconti dei nipoti ed al ritrovato diario di Erasmo dell’epoca.
Francesco Scotto, drammaturgo, sceneggiatore, regista e pedagogo teatrale, nato a Baiano il 26 aprile 1967, divide la propria vita lavorativa in due settori che si integrano alla perfezione tra di loro: quello di artista e di organizzatore culturale. Come Drammaturgo è stato segnalato “I.D.I. 1992 Autori Nuovi” con un testo dal titolo “La Resa”, vincitore di “Enzimi ‘98” con un testo dal titolo “Discussione Ossessiva con alter-ego teatrale” e nel 2000, con lo stesso testo, ha rappresentato l’Italia nel “Festival dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo” tenutosi a Roma. Nel 2001 è stato finalista del Premio Internazionale “Aristotele Onassiss” con un testo dal titolo “Omnes! Omnes…”. È stato ospite del “Maurizio Costanzo Show” grazie ad un testo intitolato “Z”. Tra le varie esperienze professionali si ricorda: nell’ Ottobre/Dicembre 2008 scrive la sceneggiatura “Forse un giorno ti dirò di sì!” (da cui la Fg Pictures ha tratto un film ); nel 2009 in qualità di Direttore Artistico della Cooperativa Linguaggi Trasversali progetta, per la Comunità Partenio Vallo-Lauro, il Festival Internazionale di Teatro Dialettale. Nel Gennaio dello stesso anno scrive l’idea per una fiction seriale dal titolo “E la vita va!”; Nel 2010 è ideatore e Direttore Artistico del Premio Internazionale “Dott. Domenico Tulino” dedicato al tema dell’Accoglienza organizzato dall’Associazione Mariam Fratenità- ONLUS, scrive per il Premio delle Arti il testo “Le pillole di Chirone” andato in scena con Sebastiano Somma e Paola Saluzzi e realizza il cortometraggio “Ricominciare”. nel 2011 è ancora direttore Artistico del Premio Internazionale “Dott. Domenico Tulino” dedicato al tema dell’Accoglienza dell’ Accoglienza, organizzato dall’Associazione Mariam Fratenità- ONLUS. Per RAI5 scrive 12 Instant Movie “Artisti Socialmente Utili”, in onda in prima serata da settembre a dicembre. Per RadioRai1 scrive, per Benedetta Boccoli, tre monologhi nella serata dedicata a Trame d’autore, andata in onda da Venaria Reale. Per l’Istituto Parini di Baiano cura l’adattamento teatrale della sceneggiatura “Billy Elliot” e ne realizza lo spettacolo come regista insieme ai ragazzi delle scuole medie. Attualmente, come Associazione Linguaggi Trasversali, insieme a Fedele Canonico, Antony delle Donne e Gabriella Fiorillo, si occupa di una serie di spettacoli formativi ed educativi per le scuole di ogni ordine e grado.