Col passare del tempo la tradizionale festa del “Maio di Santo Stefano” a Baiano ha subito tanti divieti, molti pure giustificati, ma negli ultimi tempi si rischia di far perdere alla festa quella tradizione che si tramanda da generazioni. Un tempo, non molto lontano al Maio ognuno poteva utilizzare il proprio fucile da caccia e sparare a volontà, ma giustamente questo modo di festeggiare fu vietato dall’entrata in vigore delle leggi sulla pubblica sicurezza e sulla detenzione delle armi, anche se per alcuni anni le forze dell’ordine chiudevano un occhio proprio per rispetto della tradizione, poi non più possibile. Così per i botti, fino ad un paio di anni fa utilizzati e poi vietati. Oggi è stata la volta delle Carabine, finite sotto l’attenzione delle Forze dell’ordine, di sicuro le più innocue proprio perché caricate solo da polvere da sparo. Il primo cittadino di Baiano Enrico Montanaro solo qualche anno fa affermava: “La carabina fa parte del folklore della festa e non fa male se utilizzata secondo le prescrizioni. Un Maio senza carabine non sarebbe Maio”. Si rischia con il blitz di oggi da parte delle Forze dell’Ordine che anche l’uso delle carabine possono scomparire dalla tradizione del Maio perché per mettersi in regola occorrono svariate centinaia di euro, per due ore di folclore durante l’anno. E domani cosa si vieterà? Forse il taglio dell’albero? Occorre sicuramente che le parti interessate si siedano intorno ad un tavolo, ovvero amministrazione, organizzatori e forze dell’ordine per far si che una tradizione così sentita non scompaia.