Appuntamenti in sequenza- alle ore 10,30- domenica sei e martedi otto dicembre, nei locali del Circolo socio-culturale “ L’Incontro ”, seguendo i percorsi della conoscenza e della storia della realtà del territorio dell’ Unione dei Comuni del Baianese e dell’Alto Clanis.
Il filo conduttore del primo si dipanerà sulla focalizzazione sia delle problematiche che connotano la nocciolicoltura, primaria risorsa economica, sia le prospettive che si profilano al suo orizzonte, se si determineranno le condizioni per puntare sulla valorizzazione del settore, dando impulso al processo di filiera, realizzando produzioni di qualità, in grado di aprirsi con efficace standard di competitività verso i mercati della globalizzazione. Un’analisi di duplice profilo, da quello di ordine agronomico strettamente inteso a quello della redditività della nocciolicoltura; percorsi, che si connettono alle direttive comunitarie europee e agli indirizzi del Piano di sviluppo rurale, varato dalla Regione-Campania per i Por 2014\ 2020, sulla scia delle programmazione dei Por 2007\2013.
A trattarne con relazioni mirate, saranno il dottore agronomo Alessandro Simeone– in ordine a due tracciati tematici, quello dell’ ”Assistenza tecnica in campo: prove generali a Baiano ” e quello del “Nocciolo: prospettive di filiera in Campania”- e il dottore agronomo Giovanni Fontaniello, responsabile tecnico di Sagea, che traccerà gli aspetti della “Corretta gestione del corileto per produzioni di qualità tra vecchie e nuove avversità”. Le valenze della redditività della noccioli coltura e i rapporti con i mercati saranno proposte dall’ingegnere Pasquale Ercolino, che opera nel settore di società multinazionali per le relazioni del personale ed attento cultore per le analisi di mercato ed economiche, segnatamente sull’andamento dei mercati delle produzioni corilicole, in Italia e Turchia. Un impegno e una passione, i cui…distillati Pasquale Ercolino affida alla pubblicazione di interessanti testi giornalistici.
E dalla nocciolicoltura si passerà allo schermo della memoria storica dei mestieri, che fino ad oltre mezzo secolo hanno caratterizzato la vita delle comunità cittadine dell’ Unione del Baianese e dell’Alto Clanis. Il… passaggio di riflessione coinciderà con il giorno della Festività dedicata all’Immacolata , che segna l’apertura dell’anno del Giubileo della Misericordia. Sotto i riflettori, per il primo capitolo del recupero della memoria del lavoro o, per meglio dire, della fatica dei tempi andati, saranno i mestieri del cestaio, ‘ O sportellaro, e del produttore di calce,‘ O carcararo”. A parlarne in conversazione, saranno testimoni diretti e anche praticanti di quei mestieri, in età fanciullesca e giovanile, a diretto rapporto con i genitori e congiunti, che, a loro volta,proprio quei mestieri hanno esercitato per un’intera vita, in ragione dell’economia domestico-familiare e, più ancora, dell’economia di auto-consumo, vincolata a quella grande fabbrica del Green naturale costituita dai boschi del Monte Arciano, a cui hanno attinto per secoli, esercitando gli usi civici, le comunità di Mugnano del Cardinale e Baiano.
Impegnati nella ricomposizione in flash back del tempo andato- e per intenderci, sono stati oltre cento i laboratori artigianali dei cestai, distribuiti, per lo più, tra Baiano, Sirignano e Mugnano del Cardinale, segnatamente nella “frazione” del Cardinale – saranno i fratelli Rocco e Giovanni Bellavista, Mario Sgambati, Antonio Picciocchi e Luigi Schettino, che nella vita hanno svolto e svolgono attività lavorative e professionali diverse da quelle dei genitori e dei congiunti, con i quali da ragazzi e giovani hanno condiviso le fatiche dei mestieri sotto i riflettori ed ora scomparsi, anche se quello del cestaio “resiste” come frammentaria attività…di “nicchia”.