L’autopsia conferma che sono stati otto i colpi di pistola che hanno ucciso Fortunato Miele e l’imprenditore è stato colpito da distanza ravvicinata. Intanto sono poche e molto lacunose le testimonianze raccolte fino ad ora dagli inquirenti. Al momento resta la certezza che si è trattato di un delitto di camorra, un agguato spietato a pochi metri dalla Chiesa di Santo Stefano in pieno giorno, a provocare la morte del commerciante sono stati in particolare tre colpi che lo hanno colpito al volto e al torace sparati a distanza ravvicinata.