Le indagini sulla uccisione di Fortunato Miele, il 60 enne commerciante baianese trucidato da una scarica di proiettili mentre si trovava nella propria auto mentre faceva ritorno a casa ad ora di pranzo sono indirizzate nel nolano e può essere proprio dall’ area della città dei Gigli giunto il mandato di morte eseguito nel centro di Baiano. La pista principale è quella legata alla criminalità organizzata anche se non si tralasciano altre piste. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Avellino, anche se c’è e un filo diretto con l’ Antimafia napoletana. Non ancora è stata trovata l’ auto del commando, una Citroen C3.
Nonostante elicottero e posti di blocco da parte dei militari dell’ Arma su tutto il territorio, della Citroen C3 grigia dei due assassini di Fortunato Miele ancora nessuna traccia. Probabilmente potrebbe anche già essere stata distrutta. Ovviamente gli inquirenti, i militari del Nucleo Operativo del Comando Provinciale di Avellino stanno spulciando le liste delle automobili dello stesso tipo rubate nelle ultime settimane. Cosa potrebbe legare l’ imprenditore massacrato di colpi ad ambienti criminali? Apparentemente nulla. Si stanno in queste ore verificando le frequentazioni del sessantenne, i lavori e le commesse compiute negli ultimi mesi, ma anche eventuali problemi di natura personali sorti negli ultimi mesi che hanno visto protagonista l’ anziano imprenditore. La chiave di lettura dovrebbe stare proprio in questi accertamenti. E nelle prossime ore potrebbe quindi arrivare la svolta nelle indagini da parte della Procura di Avellino. Scarsa anche la collaborazione da parte di eventuali testimoni, del resto i killer erano a volto travisato. Cappellini e accorgimenti per coprire il volto. Una indagine solo alle battute iniziali quella coordinata dalla pm Teresa Venezia. Uno dei delitti più efferati negli ultimi anni in provincia di Avellino. La camorra non uccideva in Irpinia almeno dal 2004. Per questo c’è la massima attenzione da parte della Dda di Napoli .