Negli anni 1902 – 1903 a Baiano morirono molte persone a causa del vaiolo. Ogni famiglia aveva subito un lutto. La gente era triste e disperata. Il 25 febbraio 1903 mori’ il giovane Michele Candela, intelligente, molto educato e stimato da tutti. La sera del 25 febbraio varie persone tra le quali : Vetrano Angelo Michele, Stingone Vincenzo, Sortino Raffaele andarono in piazza a cercare il sindaco Pietro Boccieri per chiedergli il permesso di portare in processione, l’indomani mattina, Santo Stefano. Fu informato il parroco e poi tutto il popolo per mezzo del banditore. Il 26 febbraio, alle ore 11 inizio’ una solenne processione, molta gente scalza e piangente prese parte al corteo religioso. Lo sparo dei mortaretti segno’ l’ingresso della statua del Santo in chiesa. Da quel giorno in paese nessuno mori’ piu’ per il vaiolo e tutti i malati furono guariti. Ogni anno i baianesi nel ricordo di quell’occasione portano in processione il loro Santo patrono. (Lucia Carullo)