Atto secondo di carattere divulgativo, dopo il primo del 20 dicembre dedicato alla configurazione di carattere speciale della giurisdizione amministrativa nella realtà sociale italiana, rispetto alle giurisdizioni ordinarie del “civile” e del “penale”; configurazione, tratteggiata con chiarezza espositiva e linearità di argomenti dal dottor Angelo Scafuri, presidente del Tar della Puglia.
Sarà lo stesso illustre magistrato a focalizzare il nuovo atto di divulgazione e conoscenza per l’uditorio, ponendo sotto i riflettori i temi del contrasto esercitato dalla giurisdizione amministrativa all’economia criminale delle mafie. Sono temi per se stessi di natura complessa, considerata la natura sistemica assunta dall’economia illegale in varie realtà territoriali del Bel Paese, dal Sud al Nord; temi, che costituiscono, tuttavia, elementi fondamentali dell’azione esercitata dalle articolazioni dello Stato di diritto, nella funzione costituzionale di garante dei principi di giustizia e di osservanza della legalità per la civile convivenza.
E’ l’azione finalizzata, in particolare, al supporto e alla tutela per l’economia rispettosa delle regole della libera concorrenza, da garantire all’operatività del sistema delle imprese. E su questo versante hanno un ruolo basilare di deterrenza, prevenzione e contrasto le cosiddette interdittive anti-mafia, che, a loro volta, hanno addentellati con la materia della confisca dei beni mobili e immobili sottratti ai clan dell’economia criminale, per destinarli alla funzione di utilità civile, restituendoli al patrimonio generale della società, a cui sono stati sottratti con le pratiche dell’illegalità. Un qualificato e qualificante principio di civiltà giuridica riconducibile alla legislazione Latorre–Rognoni, che in senso ampio si colloca nell’alveo della giurisdizione penale.
L’appuntamento è per domenica – 3 gennaio, alle ore 10,30 – nei locali del Circolo socio-culturale “ L’Incontro ”.