Il completamento degli interventi programmato entro la fine di dicembre secondo le tassative disposizioni normative della Regione-Campania sull’”accelerazione” di spesa per le opere pubbliche. Vale due milioni e circa 500 mila euro l’investimento per l’attuazione del progetto elaborato da pasquale miano, docente della facolta’ di architettura della Federico II.
Si lavora intensamente nel cantiere dell’Associazione temporanea d’imprese Raucci–Zampella, per completare il programma degli interventi della progettazione, firmata dal professore Pasquale Miano , docente della Facoltà di Architettura della Federico II; completamento di programma, che restituirà alla comunità cittadina , il Teatro “Colosseo ”, destinato a costituire- com’è auspicabile- il …contenitore di base del Polo di animazione culturale per le comunità del territorio dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio. E c’è da dire che in larga misura le previsioni progettuali per il ripristino funzionale e la riqualificazione architettonica della struttura di via Marconi sono state già messe a punto e realizzate, mentre si vengono eseguendo i lavori della fase conclusiva per la piena funzionalità ed agibilità del complesso.
Una fase riavviata a settembre- dopo una lunga pausa di chiusura del cantiere, per mancanza di fondi- e che, inderogabilmente, va chiusa entro il 31 dicembre prossimo, in ragione delle disposizioni normative della Regione-Campania per la presentazione degli atti di rendicontazione finale e collaudo, propedeutici all’accesso ai finanziamenti pubblici previsti e deliberati , a suo tempo, dalla Giunta di palazzo Santa Lucia. E nella fattispecie va ricordato che il programma di interventi è stato finanziato dalla Regione-Campania con risorse pari a poco più di tre milioni di euro, con successivo ridimensionamento a due milioni e circa 500 mila euro, deliberato dalla Giunta-Caldoro, in applicazione delle sopraggiunte e stringenti norme sulla razionalizzazione e sul risanamento della spesa pubblica, che hanno interessato, a loro volta, tutti i finanziamenti destinati alle opere pubbliche.
Di certo, un investimento premiale, con cui l’amministrazione regionale riconobbe la “ virtuosità ” della comunità nell’osservanza dei criteri della normale pratica dei criteri della differenziazione dei rifiuti; osservanza in atto fin dagli iniziali anni ‘ 90, nel rispetto delle disposizioni della normativa-Ronchi, grazie anche alla partecipazione azionaria della civica amministrazione pro-tempore, guidata dal sindaco Raffaele Napolitano, alla società pubblica della Pomigliano ambiente, attualmente dismessa. Né va dimenticato che si deve proprio all’amministrazione-Napolitano l’acquisizione definitiva del Cine–Teatro Colosseo al patrimonio comunale, a cavallo degli anni ‘90 e del successivo decennio, mentre l’affidamento del progetto, tramite un bando di concorso di idee, si deve all’amministrazione-Cavaccini nel 2006; progetto, inserito nella specifica graduatoria del Parco–progetti di immediata esecutività e messa a punto dalla Giunta di palazzo Santa Lucia, presieduta da Bassolino, impegnando i 511 Comuni del territorio regionale ad “attrezzarsi” adeguatamente nella redazione di progetti per opere di pubblica utilità, da inserire nelle corsie dei parametri sulla spendibilità delle risorse comunitarie europee.
COME SARA’ IL “NUOVO” COLOSSEO: PLATEA, SALA-CONVEGNI, COLONNA SCENICA… E LA “GALLERIA” DI COLLEGAMENTO TRA VIA DIAZ E VIA MARCONI
Occhio, intanto, al Teatro Colosseo, che riprende il suo profilo. Eccone alcuni elementi caratterizzanti: la spaziosa colonna scenica alta trenta metri, il vasto palcoscenico, la platea con oltre 300 posti a sedere, la sala convegni, con circa 100 posti – accogliente e ben esposta a mezzogiorno- l’innovativa apertura della “galleria” utilizzabile anche come spazio espositivo, che fa da collegamento tra via Marconi e via Diaz, e tanti altri ambienti, includendo i servizi igienici e l’impianto illuminotecnico di avanguardia.Sono elementi già visibili, che prospettano la fase più che avanzata dell’attuazione del programma dei lavori, in corso. Un prospetto significativo, in cui risalta l’integrale rispetto dell’originario impianto costruttivo del Cine–Teatro Colosseo, concepito, progettato, realizzato con l’esclusiva destinazione di spazio di intrattenimento e spettacolo, mentre l’inaugurazione avvenne … nel 1949. Il cantiere dei lavori restò aperto circa due anni e vi furono impegnate, in prima battuta, maestranze locali, e, successivamente, un’impresa edile di Roma, specializzata nel settore, segnatamente per la sistemazione delle capriate. Un’operazione, quest’ultima, che veniva realizzata , per la prima volta, sul territorio. E, en passant, sarà opportuno ricordare che gli eventi sismici del novembre dell’80 e del febbraio dell’81 non infersero danni alle strutture dell’impianto complessivo del Cine–Teatro.
“E’ un recupero importante, quello del Teatro “Colosseo ”- afferma il sindaco Enrico Montanaro – e sono certo che a gennaio sarà fatta l’inaugurazione ufficiale del complesso, che avrà una funzione di primo piano per le attività ed iniziative socio-culturali. Certo, si porranno impegnativi problemi, in ordine alla manutenzione e alla gestione della struttura, ma con il necessario senso di responsabilità e di linearità amministrativa, nella generale condivisione, le soluzioni saranno trovate. Sono fiducioso”.
CONCORSO DI IDEE PER L’EVENTUALE – CAMBIAMENTO DELLA DENOMINAZIONE DEL COMPLESSO
Intanto, l’amministrazione ha indetto un concorso di idee sull’eventuale cambiamento di denominazione della mega-struttura, indicando una rosa di personaggi del mondo teatrale, tra cui scegliere il destinatario dell’intitolazione; concorso aperto alla partecipazione di tutti i cittadini residenti nei sei Comuni dell’ Unione del Baianese e dell’ Alto Clanio. I moduli di partecipazione… al concorso sono reperibili presso gli uffici dell’Ente di Corso Garibaldi. I primi…saggi di sondaggio sono orientati sul mantenimento della denominazione esistente.
E’ l’orientamento che configura l’ omaggio non solo alla memoria storica di un trentennio di attività, specchio di anni nel corso dei quali l’intera area era ben viva sul piano sociale, con il generale miglioramento delle condizioni di vita e di benessere materiale, ma anche e soprattutto all’intuizione e al coraggio di un imprenditore sui generis – era il direttore del locale Ufficio delle Poste- quale è stato “don” Mimì Candela, che fece realizzare e gestì al meglio – con l’aiuto di validi collaboratori- il Cine–Teatro “Colosseo “, autentico gioiello architettonico, specie per gli “interni” e la loro razionale distribuzione. Certamente tra i meglio strutturati e più accoglienti, ma soprattutto tra i pochi davvero attrattivi sia dell’area nolano-pomiglianese che della provincia di Avellino, per la qualità della programmazione di film e spettacoli di “varietà”.
Sono dettagli niente affatto secondari per color che ritengono che vada conservata la denominazione primaria.