di Gianni Amodeo
Fotoservizio, Carlo Melissa
Calda e festosa atmosfera per la finalissima nel doppio del Torneo di bigliardo, il classico appuntamento, con cui l’ Incontro per consolidata tradizione saluta l’epilogo dell’anno che se ne va, dando l’augurale viatico di buona accoglienza per il nuovo anno. Ed è già in cantiere l’organizzazione del Torneo per inaugurare il ’25.
E’ il viatico, con cui, in integrale e pieno stile amatoriale, la comunità di Circolo rende omaggio al vellutato panno verde e alle rotolanti biglie, le cui variabili geometrie calcolate al millimetro, costituiscono, com’è noto,, un proficuo e attivo esercizio di stimolazione non solo per la migliore funzionalità possibile dei neuroni, ma anche e soprattutto un ricco ventaglio di sollecitazioni di profilo pluri – sensoriale, coinvolgendo giocatori e spettatori. E con il passaggio del testimone dal ‘ 24 al ‘ 25, appena andato in scena, va in archivio la XIX edizione della manifestazione. Un bel successo di continuità, a cui corrisponde anche e soprattutto la costante crescita del livello di caratura tecnica e qualitativa che fa registrare di edizione in edizione, a tutto merito di organizzatori e giocatori, con l’accurata regia di Carlo Melissa, Gaetano Palmese Ciro Grossi, Adolfo De Gennaro e Giovanni Capiluongo.
Palma vincente per la categoria del doppio, con una prestazione decisamente spettacolare e di buon standard tecnico, Stefano Litto e Luciano Mascheri, un’accoppiata di classe e sicura perfezione stilistica. E protagonista speciale della cerimonia di premiazione, gratificato dal riconoscimento del Miglior giocatore del Torneo, era proprio Stefano Litto, già operatore tecnico dell’ Enel , un 85 enne di vena scherzosa e brillante battuta, che ancora conserva e pratica quella prontezza di agilità e scatto rapido, così com’era solito fare nei ruoli di insuperabile terzino d’ala o d’ala destra nelle file del Baiano, tutt’ ‘anema e ccore, tra gli anni ’50 e metà anni ‘ 70 del tempo che fu . Era il Baiano, per intenderci, che in blocco utilizzava non più di due – auto, modello Balilla, per le lunghe trasferte da compiere, competendo con Angri, Paganese, Savoia, Turris, Cavese, Sessana, Ariano Irpino e via proseguendo … Era il Baiano povero in canna, con giocatori che concorrevano , a proprie spese, all’intera gestione societaria, a cominciare dall’acquisto delle scarpette al mercato dell’ usato, che si svolgeva a Poggioreale, il lunedì ogni settimana.
Erano auto preso a noleggio da Luigi Acierno senior, unico operatore attivo sul territorio e capostipite degli imprenditori-, figli, nipoti e pro- nipoti-, promotori delle omonima aziende, tra le più importanti nel settore del trasporto- pullman, con affidabili servizi garantiti nell’ ambito regionale della Campania e su scala nazionale. Una preziosa e importante realtà imprenditoriale, che onora il territorio.
Per chiudere la noterella, spazio al sontuoso e ben assortito buffet di eccellente pasticceria, offerto con generosa amorevolezza proprio da Stefano Litto, entusiasta e commosso più che mai. E il corale Alè, con cui amici e congiunti omaggiavano il buon Fanuccio, era più che dovuto.