di Gianni Amodeo
S’intensifica l’azione del Comitato promotore del progetto socio-politico e amministrativo, che si propone di attuare la Municipalità unica, fondendo e accorpando i Comuni di Avella, Baiano, Sperone, Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle, secondo lo spirito della legge di riforma, meglio nota come legge-Delrio, con cui si innova e razionalizza largamente l’architettura degli Enti locali; architettura, che, pur distinta nel suo impianto strutturale, s’innesta anche nel più generale quadro delle leggi di riforma costituzionali, su cui a ottobre i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi con il voto referendario. E senza dimenticare i tempi che si rapportano alle risorse comunitarie europee, a cui la Municipalità unica, una volta strutturata, potrebbe accedere con progettualità di qualità a servizio del territorio, inteso nella sua entità omogenea di assetto socio-urbanistico ed economico produttivo. Sono tempi ristretti, se sono connessi- come devono essere connessi- con il Por della Campania 2014\2020. Treni che passano e non attendono i ritardatari cronici.
In questo contesto, il pool di esperti impegnato nell’analisi della fiscalità praticata dalle amministrazioni dei sei Comuni fornirà – nell’appuntamento di giovedì 4 maggio alle ore 18,30 nei locali de “L’Incontro”, in via Luigi Napolitano- significativi dati del lavoro finora svolto. E tra questi dati si segnala quello del personale, da cui sono formati gli organici delle aree amministrative delle Municipalità sotto esame. Sono organici in complesso al di sotto della soglia di 130 le figure professionali, tra le quali figurano anche poco meno di dieci figure professionali, impegnate a tempo parziale. E’ un indicatore più che virtuoso nel denotare il buon amministrare nello specifico settore, anche se per qualche Municipalità sussiste un evidente sotto-dimensionamento nell’organico della Polizia locale. Ed è in specifico il caso di Avella, con un territorio vasto su cui insistono importanti siti di interesse storico-culturale, archeologico e paesaggistico.
Con particolare complessità sul cammino del progetto della Municipalità unica si pone, tuttavia, la cruciale questione dei servizi idrici integrati, considerato che Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle afferiscono al Consorzio irpino-sannita dell’Alto Calore con carichi tariffari cospicui per i cittadini-utenti, mentre Avella, Baiano e Sperone gestiscono in house e con modalità tariffarie vantaggiose i propri servizi idrici, in virtù di un Consorzio…di fatto, mai formalizzato, però, nella specifica veste di tipologia giuridica. Ed in vista dell’ormai prossimo riordino del sistema su scala regionale, il punto di domanda riguarda non solo il mantenimento della condizione attuale della gestione in house per Avella, Baiano e Sperone, ma anche le eventuali condizioni praticabili e di convenienza della gestione in house, di cui potrebbero avvalersi Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Sirignano. Materia di studio tutt’altro che agevole, per trovare il bandolo della migliore soluzione possibile, nel venire incontro alle esigenze delle comunità locali.
Intanto, sul progetto ALTO CLANIO–ABELLA. LA MUNCIPALITA’ UNICA PER LA CITTA’ VIVIBILE, PRODUTTIVA ED EUROPEA si polarizza sia l’interesse crescente dell’opinione pubblica del territorio, ma anche delle rappresentanze istituzionali. E’ un’attenzione di rilievo, a cui corrisponde l’attivazione della campagna di adesione, per la quale i cittadini potranno sottoscrivere le schede partecipative, disponibili da lunedì 9 maggio nella sede de “L’Incontro” e nelle sedi delle associazioni e gruppi di impegno civico e Circoli socio-culturali, che condividono l’iniziativa nei sei Comuni dell’istituenda Municipalità unica, il cui elenco con indirizzi sarà pubblicato sugli organi d’informazione del territorio.
CONSIGLIO GENERALE DELL’UNIONE INTERCOMUNALE. CONTE, SCOTTO, GENTILE E ACIERNO CHIEDONO LA CONVOCAZIONE
Sono in quattro ed hanno formalizzato la richiesta di convocazione del Consiglio generale dell’Unione dei Comuni del Baianese e dell’Alto Clanio, per il varo della commissione paritetica di rappresentanza dell’organismo, per mettere in campo nell’arco di due anni le procedure dell’attuazione della Muncipalità unica. E’ l’impulso che viene dall’interno dell’Ente sovracomunale, che nell’arco di cinque mesi non ha deliberato ancora provvedimenti e atti degni d’interesse, né si è data un’organizzazione funzionale.
Il documento di richiesta è firmato dai tre rappresentanti della civica amministrazione di Baiano- Conte, Scotto e Acierno– e dal rappresentante della civica amministrazione di Avella, Stefano Gentile. Altri dei diciotto consiglieri-delegati, interpellati per via telefonica, hanno formalmente aderito all’iniziativa, senza sottoscrivere il documento essendo fuori-sede per ragioni di lavoro. E rappresenterebbero già la maggioranza della compagine. Un passo risoluto, quello della richiesta, con cui in tutta evidenza i sottoscrittori rivendicano le ragioni del loro ruolo di amministratori pubblici. Ecco di seguito l’atto protocollato.
“In riferimento all’art. 23 comma 2 dello Statuto dell’Unione che recita “ La convocazione può essere richiesta da uno dei sindaci o da un quinto dei consiglieri in carica, nel qual caso il Presidente è tenuto a riunire il Consiglio, in un termine non superiore a venti giorni, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste, purché, corredate da proposte di deliberazione”, su proposta del consigliere Gina Conte e con le firme di altri tre consiglieri, Francesco Scotto, Stefano Gentile e Carmine Acierno è stata richiesta una convocazione del Consiglio dell’Unione dei Comuni del Baianese Alto-Clanio, per due proposte di deliberazione. La prima riguardante l’istituzione di una Commissione consiliare, art. 21 comma 1 dello S.U., che lavori alla fusione dei sei Comuni (Baiano, Avella, Sperone, Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle) ed in particolare si occupi di supportare e controllare le fasi del percorso promulgativo, referendario e legislativo.
La Commissione, formata da sei consiglieri rappresentanti i Comuni dell’Unione, si porrebbe un tempo, affinché il Consiglio dell’Unione possa operare in funzione del raggiungimento dell’obiettivo fusione dei Comuni, che non superi i due anni di lavori, al termine dei quali si dovrebbe ritenere completato il percorso legislativo o attestarne il suo fallimento. La particolarità di questa Commissione è quella di consentire durante le convocazioni, la presenza di tutti quei soggetti o Associazioni di cittadini che ritengano di poter contribuire ai lavori della stessa, al fine di operare nella massima trasparenza e partecipazione.
Questa proposta di deliberazione è chiaramente complementare alla seconda, in cui i consiglieri chiedono al Consiglio un atto deliberativo che avvii l’iter legislativo per la Fusione dei sei Comuni facenti parte dell’Unione.
La richiesta, così come esplicitato nell’atto stesso, nasce dalla considerazione che la realtà territoriale, culturale, politica ed economica del baianese, non può più prescindere da una fusione dei sei Comuni, anche in relazione agli ultimi eventi politici che hanno ulteriormente separato i Comuni di Sperone e di Avella dai restanti.
Le prospettive economiche, sociali, politiche e di sviluppo, che la fusione porterebbe all’intero territorio, impoverito da anni di mancata progettazione e programmazione politica unitaria, sono, senza alcun dubbio, auspicabili e vantaggiose, rispetto all’immobilismo che scaturisce dall’attuale condizione.
Difatti la stessa Unione dei Comuni non avrebbe senso, visto il ritardo con cui è partita, se non in funzione di un cambiamento sostanziale verso la fusione dei sei Comuni, per una gestione ottimale di servizi, strutture, risorse umane e materiali.
Inoltre queste deliberazioni, a parere dei consiglieri scriventi, viste le attuali leggi che favoriscono le fusioni, premiando i Comuni virtuosi con percorsi preferenziali al fine di ottenere fondi e di finanziare progetti, sono un atto dovuto a tutti i cittadini del baianese che da anni discutono intorno agli stessi temi, senza vederne mai la conclusione. Ridare credibilità alla politica significa compiere azioni concrete, condivise e partecipate, con la piena convinzione che, il buon senso e l’amore per le proprie origini, siano, indiscutibilmente, le migliori motivazioni”.