La Circumvesuviana insieme alle linee della Circumflegrea e Cumana sono tra le tratte ferroviarie peggiori d’Italia, tra riduzioni delle corse, lentezza, disservizi e sovraffollamento. È quanto segnala Legambiente che lancia la campagna Pendolaria 2014, presentando le peggiori linee ferroviarie selezionate sulla base di situazione oggettive e proteste da parte dei pendolari. Anche quest’anno, infatti, a fronte di tagli del servizio e aumenti del prezzo dei biglietti in diverse regioni, i disagi per i fruitori del trasporto pubblico su ferro sono su molte tratte aumentati, denuncia Legambiente, «complici governo e amministrazioni regionali che non hanno investito in attenzione e risorse per i treni pendolari. In Campania tra il 2011 e il 2014 il taglio ai servizi ferroviari è stato pari 19% a fronte di un record di aumento del costo dei biglietti pari al 23% con un servizio che non ha avuto alcune miglioramento», sostengono gli ambientalisti. La fotografia di Legambiente del trasporto pubblico campano ormai è da anni sempre la stessa: treni affollati, lenti, spesso in ritardo. Ed ancora treni soppressi, guasti improvvisi, carrozze sovraffollate senza contare i problemi di circolazione legati spesso al binario unico che causano ulteriori ritardi.
«Per centinaia di migliaia di pendolari che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare la situazione diventa ogni giorno più difficile – spiega il direttore di Legambiente Campania Antonio Gallozzi – Oramai da anni si sta celebrando il funerale del trasporto pubblico in Campania: con continui tagli, con la politica che non risolve o fa finta di nulla con i cittadini vittime che continuano a pagare per un servizio pessimo. Di fronte a questa vera e propria emergenza nazionale, occorre un cambio di rotta della politica».