«I risultati dei tagli stanno provocando una serie di disagi clamorosi per i cittadini dell’hinterland napoletano. I disagi riguardano anche le stazioni, che vedono la chiusure di 22 biglietterie, e l’affollamento sempre più insostenibile delle banchine di attesa. Gli elettrotreni in dotazione sono 142 di cui: 83 costruiti negli anni ’70, 35 costruiti all’inizio degli anni ’90 e 24 costruiti nel 2008/09. Dei 142 treni, ne circolano giornalmente 40-43, mentre ne servirebbero almeno 92 per garantire un servizio efficiente. Gli ultimi due anni hanno visto la ex-Circumvesuviana al centro delle cronache locali a causa di gravi incidenti, come il deragliamento di un treno che viaggiava ad una velocità troppo elevata in curva, oppure travolgimenti di automobili ai passaggi a livello. Nel corso dell’ultima estate purtroppo si sono aggiunte altre soppressioni, con addirittura 26 corse cancellate, otto delle quali riguardanti la linea Napoli-Nola-Baiano».
Questo il rapporto di Legambiente sullo stato di salute dell’ex Circumvesuviana, che per la riduzione delle corse causa un aumento dell’inquinamento ambientale per l’utilizzo di altri mezzi di trasporto quali auto private e bus.