Compagnia stabile Mela. Al Colosseo quarta replica con successo, per Medico su misura \ Prossimi appuntamenti, le rassegne regionali di Solofra, Ariano Irpino e Pozzuoli -

$Compagnia stabile Mela. Al Colosseo quarta replica con successo, per Medico su misura \ Prossimi appuntamenti, le rassegne regionali di Solofra, Ariano Irpino e Pozzuoli$

di Gianni Amodeo

Continuità e conferma, per la Compagnia stabile Mela, all’insegna della cultura del proporre e fare teatro, specchio che riflette l’umana condizione e, al contempo, caleidoscopio di realtà, in grado di veicolare mille sfaccettature e stimoli di conoscenza, oltre che aprire percorsi di socialità più che proficui nei correnti tempi dell’annidarsi in se stessi e procurare momenti di godibile intrattenimento con le sfumature più varie. E’ la continuità rilanciata, dopo le tormentate e dure criticità del Covid–19, che si ravviva in più versanti e scaturisce da una pluridecennale e multiforme esperienza vissuta da Mela sui più disparati palchi a livello territoriale, in Irpinia e nell’ambito regionale della Campania.

Come se non fosse stata mai interrotta, per proseguire al meglio dell’impegno e della passione, è la continuità che si salda con la conferma della consueta verve interpretativa sfoggiata a tutto tondo da Mela sul palco del Colosseo, a Baiano, per la messa in scena di Medico su misura, in due atti, facendo registrare l’ en plein del pubblico non solo nelle tre serate di programmazione prevista, ma anche nella quarta serata di replica, a gran richiesta. Un’autentica e gradevole performance di ripresa in grande stile, con la regia di Franco Pinelli, su testo liberamente rielaborato e ispirato da Sarto per signora, brillante commedia in tre atti di George Feydeau, tra i più espressivi autori classici della letteratura teatrale francese.

Una girandola di situazioni di esilarante comicità e sottili giochi di malizia, in una miscela di spensierate bugie e doppi- sensi, con ambientazione, atmosfere ovattate e allegre smanie caratteristiche della piccola e media borghesia napoletana. Il racconto in scena ruota sulla relazione tra Ernesto Novelli, medico che gode di particolare notorietà per le qualità professionali, e l’amante, Angelica Buonincontri. Una tresca che va avanti da tempo e, per evitare di suscitare i sospetti della moglie, Aurora, e di Alberto Buonincontri, il marito dell’amante, Ernesto Novelli decide di prendere in fitto un appartamento, lontano da occhi indiscreti, e che faccia da …. tranquillo e protettivo nido della relazione con la prediletta Angelica. Intenti e progetto vanificati ben presto, per una sfilza di personaggi, che, per una ragione e l’altra, si ritrovano a frequentare l’appartamento-nido, guastando l’intimità tanto desiderata da Ernesto e Angelica.

E quasi non bastasse il colmo appena toccato, accade che Ernesto, per nascondere la tresca, finisce per trasformarsi in altro da sé, spacciandosi per sarto specializzato nel confezionare abiti su misura per donne eleganti, nell’appartamento che non è più … nido,ma laboratorio sartoriale, tout court. Una condizione che l’obbliga, per esigenze di lavoro e misurazioni da eseguire con la massima precisione possibile, ad incontri ravvicinati anche con Angelica. Ma gli inganni e i sotterfugi adulterini che, a loro volta, Ernesto e Angelica intrecciano verso la rispettiva moglie, Aurora Novelli, e il rispettivo marito, Alberto Buonincontri, per carpirne la fiducia e vincerne la benché minima parvenza di dubbio, non esauriscono il garbuglio del racconto.

E così, Alberto, da finto credulone, nasconde ad Angelica, il legame che vive con Rosa De Lollis, ‘a parigina, ma la stessa Angelica – una e trina per i ruoli di trasformista dalla duttile intelligenza e perspicacia- ha avuto come primo marito, Filippo De Rosa, che è ormai un comune amico della brigata, guidata dal medico-sarto su misura per donne eleganti, interpretato dall’eclettico ed operoso Riccardo D’ Avanzo – già funzionario del settore tecnico dell’amministrazione provinciale di Avellino – animatore di Mela, un modello associativo di volontariato sociale e culturale di alto profilo, che è nato e si è sviluppato ad Avella, come I rami del Melo. Un modello che onora il territorio– restando nell’ambito scenico- alla pari di Proteatro, L’ Aquilone e I Sognattori, a Baiano, e Zigo–Zago, a Sperone.

Ed è -questo- il viatico che accompagnerà Mela negli appuntamenti del 15 e 16 aprile prossimi, a Solofra, per la Rassegna regionale indetta ed organizzata dalla prestigiosa ArTeatro. A seguire gli appuntamenti – tra maggio e agosto- nell’innovativo e importante Festival di Ariano Irpino, con l’approdo all’ Accademia aereonautica, a Pozzuoli. Un itinerario tutto da seguire.