L’Associazione musicale e culturale “Pueri cantores”di Baiano, per Capodanno, come consuetudine ormai da tempo, presenta il suo concerto che quest’anno riprende la tradizione del presepe napoletano con la “CANTATA DEI PASTORI” tratta da un lavoro del m° R. de Simone il quale a sua volta si ispirò ad una rappresentazione del ‘600 e riadattato per l’occasione, con l’aggiunta di testi originali, dal m° Luigina Conte.
La corale polifonica “Città del baianese” diretta dal m° Luigina Conte, accompagnata alla tastiera dal m° Angelo Cerrato, sotto la presidenza del dott. Mario Sanseverino, ha scelto di gemellarsi con le voci bianche della Scola cantorum San Silvestro I Papa di Sasso, per interpretare in chiave comica e commovente, la rappresentazione del Natale in una forma artistica che richiama la tradizione del presepe napoletano. Un primo concerto si è tenuto il 28 dicembre a Sasso nella chiesa di San Silvestro I Papa, suscitando entusiasmo e commozione per la sentita partecipazione di tutti i coristi ed in particolare dei bambini, per la loro interpretazione di “Jesce sole” inno alla speranza ed alla riconciliazione. Un secondo concerto si terrà a Baiano a Capodanno alle ore 19 e 30 presso la Chiesa di S. Stefano ed un terzo appuntamento è previsto nella Chiesa di Roccarainola per il 4 Gennaio.
Se è vero che la tradizione deve essere fonte ispiratrice di valori e di cultura, senz’altro la rappresentazione della Cantata dei Pastori, riprende temi e motivi quanto mai attuali, riferiti alla lotta per la sopravvivenza e all’eterno conflitto tra il bene e il male. Tra una risata ed una lacrima, si vuole dare spazio ad un momento di riflessione sul significato del Natale rapportato al vivere quotidiano ed alla presenza di Dio che si fa uomo entrando nelle vite in modo autentico e concreto, nella solidarietà e nel rispetto della verità.
Il Natale baianese ricco di tradizione, come nella Cantata dei Pastori, attraverso il sacro ed il profano, sa esprimere anche di questi valori e la Corale polifonica, espressione del territorio, ne è l’esempio, avendo sempre guardato alla tradizione popolare quale fonte ispiratrice di cultura e di crescita per la Comunità.