
Quella di oggi a Fontana Vecchia è stata una celebrazione che resterà nel cuore di chi ha avuto la fortuna di viverla. La Messa, iniziata all’aperto come da tradizione, si è trasformata in un momento di raccoglimento ancor più profondo e sentito a causa di un’improvvisa pioggia che ha sorpreso i fedeli a metà celebrazione.
In molti, colti alla sprovvista, hanno cercato riparo altrove, abbandonando il piazzale. Ma don Fiorelmo, senza perdersi d’animo, ha dato prova di grande spirito e dedizione: con calma ha girato l’altare di fortuna allestito per l’occasione e ha invitato i presenti rimasti – i cosiddetti “superstiti” – a rifugiarsi nella piccola chiesetta.
È lì, in quello spazio raccolto e familiare, che la Messa ha potuto continuare. Lontani dal rumore del mondo, a stretto contatto con la statua della Madonna e con la voce calda del sacerdote, i fedeli si sono ritrovati uniti in un momento di spiritualità intensa e autentica. Ogni parola di don Fiorelmo rimbalzava tra le mura dell’edificio, trasformandosi in un’eco che sembrava toccare il cuore di ognuno.
In quella atmosfera intima e silenziosa, la pioggia non è più sembrata un ostacolo, ma quasi una benedizione. Un invito a fermarsi, ad ascoltare, a vivere la fede nella sua forma più semplice e vera. Un’esperienza che ha unito, in un unico abbraccio spirituale, chi ha scelto di restare nonostante tutto. Si ringrazia il Prof. Carmine Montella per la gentile collaborazione. (F.Piccolo-N.Pecorelli)