Foto d’epoca che evoca vecchi ricordi quella pubblicata sulla pagina Facebook della Città di Baiano. Lo scatto, si presume, sia avvenuto nel 1910 e quella rappresentata è la vecchia scuola elementare, abbattuta dopo il terremoto dell’80. La fontana prima stava al posto del monumento ai caduti e la scuola occupava lo spazio che oggi è piazza Santo Stefano, quella di fronte al cinema Colosseo per intenderci. L’abbattimento di tale scuola diventa argomento di discussione con un semplice post di Facebook, e questo dimostra la forza di un Social Network di riportare alla luce un evento datato e renderlo attualissimo. Tantissimi commenti tra cui quello di Antonio Tulino, Presidente della Fondazione Avellana, che scrive: ” Fu la politica e non altro a compiere veri delitti ambientali sul nostro territorio. E fu la politica dell’affare alla quale parteciparono D.C. -P.S.I. e P.C.I., in modi e contenuti diversi. Loro, concorrenti e presenti al banchetto della spartizione del pubblico denaro, affluito sui nostri territori come un fiume in piena, non giustificato da alcuna ragione, poiché il terremoto, fortunatamente, da noi, non aveva prodotto lutti e sconquassi come nel cratere, ma, fu sufficiente per sistemare stuoli di geometri nella P.A., arricchire imprese edili, depauperare il territorio di testimonianze storiche a vantaggio dell’ interesse economico, seppero veicolare e investire per oltre un decennio l’enorme montante dell’operazione speculativa, preparando la successione alle odierne nuove generazioni che detengono il potere . E’ così purtroppo”. Antonio Vecchione invece commenta: “Che gli amministratori meritino, molto spesso, le nostre feroci critiche, è cosa certa. Ma che questo sia diventato lo sport nazionale costituisce, per me, una esagerazione. La conoscenza dei fatti e l’informazione corretta è la condizione necessaria per esprimere giudizi. In mancanza, almeno si conceda il beneficio del dubbio. Veniamo all’abbattimento dell’edificio scolastico. Fu deciso agli inizi degli anni 80, appena dopo il terremoto. L’amministrazione, sindaco Stefano Vetrano, mise a punto un’ambizioso progetto che poi è stato quasi interamente realizzato: piazza e villa comunale. Il progetto fu approvato da quella maggioranza, nonostante la forte opposizione democristiana. Occorre anche precisare che Vetrano ebbe il coraggio di opporsi all’impresa Muccio di Sperone, che aveva un progetto già approvato (così ricordo) per un palazzo multipiano da costruire nel giardino alle spalle del vecchio edificio. Altri amministratori avrebbero desistito. Sono stato testimone dell’abbattimento, eseguito dall’impresa De Falco di Nola e ricordo perfettamente che l’edificio resisteva a dei colpi di maglio terribili, a conferma che non fu una scelta dettata dalle cattive condizioni del palazzo, ma da un’idea diversa del centro di baiano. Giusta o sbagliata, ciascuno può avere le sue convinzioni. Ma non fu assolutamente influenzata da questioni di interessi personali. Anche a me mi si stringe il cuore a vedere quella foto, ma così va il mondo”. Il resto dei commenti sono tutti, più o meno, sulla stessa linea. La maggior parte dei commentatori ricorda con nostalgia quel luogo e prova una stretta al cuore ricordando il giorno dell’abbattimento; addirittura c’è chi chiede, a distanza di tantissimi anni, che chi ha sbagliato deve pagare. Altri invece chiedono di ridisegnare la piazza attuale. Quì torniamo al nostro discorso iniziale: ecco la forza dei Social Network!