Allo scopo di ampliare l’offerta formativa e rendere la permanenza a scuola sempre più stimolante ed interessante lo staff di direzione ha proposto l’insegnamento per un’ora a settimana di una seconda lingua comunitaria anche agli alunni della scuola dell’infanzia. L’iniziativa è stata presentata all’assemblea dei genitori i quali hanno, subito, manifestato interesse ed entusiasmo. Il progetto sarà realizzato con la collaborazione della Burgos Escuela de Idioma che metterà a disposizione personale altamente qualificato retribuito con il contributo dei genitori. La proposta è supportata dai numerosi esperimenti già in atto in molte scuole italiane, prendendo a modello quanto è stato realizzato nelle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia che hanno così brevettato il “ modello Reggio “, studiato ed esportato anche in altre nazioni.Ogni bambino infatti è un patrimonio di potenzialità da sollecitare e tirare fuori ed è unico perché ha diversi tempi di sviluppo e di crescita,è in grado di esprimersi con diversi linguaggi e diversi modi di pensare e di esprimersi. Compito della scuola è valorizzare tutti questi linguaggi, in armoniosa collaborazione con i genitori, attraverso il gioco, l’arte, la musica e i campi di esperienza. Il modello “Reggio” trova piena applicazione nella scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo “Giovanni XXIII, infatti gli alunni imparano divertendosi e non si annoiano perché i concetti appresi non sono astratti, ma scaturiscono dai loro bisogni o dalla loro curiosità. L’approccio alla seconda lingua avviene in modo ludico. I bambini attraverso la conoscenza di nuove paroline imparano a modulare in modo creativo i nuovi suoni, migliorano il loro controllo sulla pronuncia e sugli organi fonetici, affinando così l’ascolto e l’attenzione verso chi parla per poter meglio comprendere. Importanti ricerche neurologiche hanno dimostrato che la mente dei bambini di questa età è molto ricettiva e quindi anche l’insegnamento di una seconda lingua è un obiettivo perseguibile.. Anche la proposte di riforma dell’ordinamento scolastico presentata dal governo Renzi, pone l’accento sull’opportunità di introdurre l’insegnamento della lingua Inglese nella scuola dell’infanzia. Infatti la conoscenza di una seconda lingua comunitaria, nel nostro mondo globalizzato, consente di abbattere le barriere che spesso ci separano dal resto del mondo ed è sempre più condizione necessaria per il successo professionale. Come istituto comprensivo abbiamo voluto intercettare questo bisogno inespresso dei genitori e abbiamo cercato di darvi risposta agendo come agenzia formativa primaria che ha il compito di educare le giovani generazioni fornendo loro una preparazione adeguata e le competenze giuste per proseguire negli studi ed immettersi in modo consapevole nella realtà circostante.