La localizzazione dell’epicentro è latidudine 40.97 longitudine 14.64 che corrisponde ai monti che dividono il comprensorio avellano-baianese da Pannarano,Pietrastornina e Summonte, la scossa ha praticamente interessato i monti appennini del parco a 11 km di profondità. Il movimento sussultorio è stato avvertito in tutti i paesi nel raggio di circa 20 km e in modo chiaro a Quadrelle e Sirignano sopratutto da chi in quell’attimo era seduto o immobile. Una sensazione di spostamento che ha avuto una durata di circa 4 secondi, subito dopo molte le segnalazioni e le conferme da parte del INGV centro Nazionale per i terremoti che ha registrato la scossa di 2.4 ML presso la Sala Sismica di Roma. Solitamente questi terremoti non creano nessun danno e non sempre vengono avvertiti dalla popolazione ma spesso vengono registrati e potrebbero anche essere un segnale di inizio di attività sismica in corso che non è detto che potrebbe trasformarsi in un terremoto serio. La fascia appeninica, il tirreno,, le isole, la zona vesuviana e così tante altre zone sismiche italiane sono continuamente interessate da terremoti lievi che raggiungono la loro massima intensità fino a 3.00 ML senza destare preoccupazione come in quest’ultimo caso. Prima di questo evento, lo scorso 19 dicembre ci fu un’altra lieve scossa nel beneventano sempre nella fascia appeninica e si trattò di un evento singolo. Dopo due ore la situazione è monitorata da esperti che con i sofisticati mezzi di misurazione riescono a individuare la zona precisa e lanciare eventualmente allarmi particolari, al momento non c’è da preoccuparsi anche se l’Irpinia è una zona sismica (Michele Amato)