di Pasquale Ercolino.
Il ministro dell’agricoltura Turca ha dichiarato che per l’annata che ci accingiamo a vivere, i prezzi dovrebbero attestarsi intorno alle 20 lire turche corrispondenti a 12 euro/Kg. al p.r. (in basso riportiamo la foto da cui abbiamo appreso questa notizia dai giornali Turchi).
Il ministro spiega il perché si sente tanto sicuro di questa affermazione: “stiamo vivendo la stessa situazione del 2014 con l’aggiunta che partiamo senza riporti dalla stagione precedente; inoltre, le prime nocciole raccolte “le primizie” sono di cattiva qualità oltre ad avere rese bassissime”.
La previsione del raccolto 2016 di 468 mila tonnellate, che, in prima battuta aveva stupito tutti perché ritenuta troppo bassa, oggi è già considerata non più attendibile ed è stata già ritoccata al ribasso di un 15%.
Se quindi la situazione in Turchia è drammatica dal punto di vista del raccolto, la regione Campania non ride anche se le situazioni sul raccolto 2016 sono abbastanza diversificate.
La cosa interessante, all’apertura del nuovo mercato, sarà verificare cosa accadrà ai prezzi quando i terreni dell’area vesuviana che, a partire dalla prima settimana di agosto avevano sempre garantito alle fabbriche una buona fonte di approvvigionamento a prezzi contenuti, quest’anno, a causa di una produzione stimata in soli 10 q.li ad ettaro, lasceranno le fabbriche sgusciatrici con la pancia vuota.
Saranno solo un ricordo le immagini delle prime settimane dell’agosto 2015 quando lunghe code di Tir affollavano lo scarico delle aziende sgusciatrici.
Il fatto che la zona vesuviana avrà un raccolto molto basso oltre che di pessima qualità, sarà di fondamentale importanza per lo sviluppo dei prezzi.
Le aziende sgusciatrici, non potendo contare su un flusso costante e imponente di nocciole, non potranno adottare una tattica attendista ma dovranno riversarsi rabbiosamente sul mercato.
Proprio in considerazione di ciò, abbiamo ricevuto notizia che gli accordi che le diverse aziende facevano tra di loro per creare un cartello sui prezzi siano venuti meno con la Ferrero pronta ad aggredire il mercato da subito per sbaragliare la concorrenza delle altre 6-7 piccole aziende presenti sul nostro territorio.
I prezzi dovrebbero partire da 9 euro al p.r. in linea con quanto si aspetta anche il mercato Turco.
Quando poi si arriverà alle 12 euro al p.r. dipenderà da cosa faranno i contadini; se venderanno subito allora bisognerà aspettare i primi mesi del 2017 mentre se sapranno essere pazienti potremo avere questi prezzi già nei primi mesi della nuova campagna tra ottobre e novembre.
Al momento la situazione turca è la seguente:
a meno della raccolta di qualche primizia ancora nel loro involucro fogliaceo verde, sono state diramate le date consigliate per partire con la raccolta ufficiale; dal 01 agosto per le zone sotto i 250 metri di altitudine; dall’8 agosto per le zone comprese tra i 250 e i 500 metri di altitudine e a partire dal 15 agosto per le zone al di sopra dei 500 metri.
Anche questo bollettino è stato molto criticato in Turchia in quanto le date proposte sono troppo anticipate rispetto alla piena maturazione del frutto con ovvie conseguenze alla resa del prodotto; anche questo fatto testimonia la grande pressione delle aziende sgusciatrici.
Al momento i prezzi in Turchia sono ritornati quelli di inizio maggio ed anche in Italia le cose stanno velocemente migliorando.
Nell’area Irpina ci sono intermediari che cercano invano di comprare nocciole a 300 euro al quintale ma con scarsi risultati dato che nessuno è disposto a vendere.
Oramai siamo agli sgoccioli della nuova stagione: mancano solo 15 giorni e tutti i segnali portano a dire che per i contadini Irpini la stagione 2016 potrebbe essere la migliore di sempre in termini di fatturato.