Nella suggestiva palestra della scuola Primaria di Sperone, plesso “Ennio Pulcrano” facente parte dell’Istituto Comprensivo di Baiano-Sperone, la mattinata è stata dedicata all’importante tematica dell’educazione alla legalità e al rispetto della dignità della persona umana. L’iniziativa, fortemente voluta dal dirigente scolastico Pasquale Napolitano e realizzata in collaborazione con il Comune di Sperone e il suo assessore al ramo, Pasquale Longobardi.
A presiedere l’importante kermesse è stato Don Maurizio Patriciello, noto parroco attivo nella denuncia delle cause e delle conseguenze delle problematiche legate alla Terra dei Fuochi. Gli alunni delle classi del plesso “Ennio Pulcrano” di via Sant’Elia di Sperone e una rappresentanza di quelli di Baiano hanno partecipato all’evento, che ha avuto come obiettivo principale sensibilizzare i giovani alla legalità intesa non solo come rispetto delle regole, ma anche come investimento per la qualità della società futura.
Il dibattito ha rappresentato un banco di prova per allenare le competenze sociali degli alunni, evidenziando l’importanza di valori fondamentali come l’amore per gli altri e il rispetto reciproco. Don Maurizio Patriciello ha esortato i giovani a praticare l’amore come chiave per la felicità, sottolineando il principio etico di non fare agli altri ciò che non si vorrebbe per sé.
Le autorità civili e militari hanno preso parte all’incontro, testimoniando il supporto istituzionale all’iniziativa. Il sindaco di Sperone, Adolfo Alaia, e l’assessore Pasquale Longobardi nonche il dirigente scolastico Pasquale Napolitano, hanno sottolineato l’importanza di tali eventi nella formazione dei giovani cittadini.
Don Maurizio, nel corso del suo intervento, ha apprezzato la commemorazione delle vittime della mafia i cui nomi sono stati scanditi dagli alunni. In modo commovente, ha evidenziato come spesso ci si dimentichi di giovani vittime innocenti come Giuseppe Di Matteo, tragicamente ucciso e sciolto nell’acido in Sicilia. Ha chiesto alle autorità presenti di intitolare una strada, un parco o un’aula in memoria di questo giovane, affinché la sua storia non venga dimenticata.
L’evento si è concluso con un forte appello a non dimenticare, educando le nuove generazioni alla consapevolezza sociale e al rispetto dei valori fondamentali, promuovendo così una cultura della legalità che possa contribuire al cambiamento e alla crescita positiva della società.