Sulla neonata “Unione del baianese” interviene, sul famoso social network, facebook, l’assessore del Comune di Baiano, Franco Scotto che, come al solito, lancia profondi spunti di riflessione e discussione. Riferisce il professore “Vorrei dar vita ad una discussione pubblica in termini di rappresentanza. Vorrei dar vita ad un confronto, aperto e schietto, con chiunque voglia parteciparvi, per capire meglio i problemi e forse riuscire a trovare quella che secondo me è una soluzione ad un problema che ha insite delle dinamiche culturali che, forse, dovremmo affrontare e risolvere, ed in cui si cade ogni volta, come se fossimo vittime di eterne sabbie mobili La mia riflessione parte da una considerazione in merito alla nascita dell’Unione del Baianese- alto clanis. Al di là degli avvenimenti accaduti e salvaguardando la buona fede di tutti, credo che però il problema non debba in alcun modo essere quello della rappresentanza politica, numerica o millesimale, all’interno di essa. Se così fosse si entrerebbe in un campanilismo ossessivo e ci ritroveremmo a girare su noi stessi, come un cane che si morde la coda, senza trovare soluzioni. Per me chiunque viene eletto in un organo di rappresentanza di secondo grado come l’Unione dei Comuni deve rappresentare tutti i 26.700 cittadini del Baianese, non solo la sua parte, non solo i suoi elettori. Sono un’idealista? Non sono pragmatico e non guardo in faccia la realtà? i cambiamenti si devono fare su basi ideali per poter funzionare, per poi trovare una quadra realista e pragmatica una volta realizzati, non credo si possano evitare discussioni su principi ideali. Lo spirito dell’Unione è quello di pensare il nostro agglomerato abitativo come un tutt’uno ed agire di conseguenza, chi ne andrà a fare parte deve garantire allo stesso modo l’abitante della frazione Purgatorio di Avella e l’ultimo abitante di Mugnano del Cardinale confinante con Monteforte. L’Unione è il banco di maturità della classe politica e, personalmente credo, che, se quest’ultima non si convince a fare un salto di qualità in merito al proprio ruolo di rappresentanza resterà bloccata al palo per colpa di una difesa ad oltranza di un garantismo territoriale di parte che non ha molto senso, in fondo tutti insieme siamo una cittadina media, dovremmo lavorare ad arricchire la nostra terra, il nostro territorio e, convincerci che l’Unione, per il momento, è uno dei pochi strumenti che potrà migliorare la vita di noi tutti cittadini. Mi auguro possa seguire una discussione proficua”. La discussione è aperta…