di Antonio Vecchione
Tre mesi fa ho pubblicato una mia riflessione dal titolo: Baiano, un “Mondo piccolo” che rinasce grazie alla creatività delle forze vive della comunità. Ho parlato di un “Miracolo a Baiano”. Dopo anni di declino, di serrande abbassate, di giovani in fuga, di piazze deserte, di una collettività smarrita, di scarsa animazione, di luci spente, negli ultimi mesi un risveglio di vita collettiva: è fiorita una rinascita culturale, sociale, artistica, sportiva. Il Teatro Colosseo, la piazza S. Stefano e la Villa Comunale sono state le strutture pubbliche che hanno catalizzato il risveglio delle forze vive della comunità.
In particolare è la Villa Comunale che, anno dopo anno, ha rivoluzionato i costumi di vita della comunità assumendo la funzione delle piazze di una volta: quella di luogo di socializzazione e incontro. Nel verde dei viali o sui prati fioriti, sulle panchine o nel parco giochi, nel campetto o sulla pista da ballo, si alternano e si susseguono i riti collettivi che caratterizzano il piccolo universo di persone che animano il nostro “Mondo Piccolo”. Uno scenario anche educativo, perché è nella Villa Comunale che le migliori energie della comunità sono in grado di offrire un esempio concreto e virtuoso di un impegno socialmente utile, finalizzato alla crescita culturale e alla promozione extra moenia del nostro piccolo centro. Frequentarla, infatti, è anche un modo per imparare a rispettare il prossimo, ovvero il variegato mondo di bambini, giovani e anziani, ma anche la natura, il verde, l’ambiente, che non è un bene immateriale, ma un bene concreto che ci migliora la vita. Una palestra dove ogni giorno siamo chiamati a praticare comportamenti “ecologici”, ovvero di sostenibilità naturale.
Questa riflessione mi è tornata in mente mentre passeggiavo per i viali immerso nella magia di questo vibrante autunno, una stagione che ci affascina con le sue tonalità calde e ammalianti. La Villa Comunale, in ogni tempo, non finisce mai di esercitare la sua funzione benefica, quella di stimolare momenti di serenità. Ed in particolare in questa stagione. Il sole non è più così splendente, la luce è più tenue e delicata, un velo che accarezza la natura esaltando la pienezza dei colori. Il tappeto di foglie colorate cadute assume l’immagine di una tavolozza “fiorita”, opera meravigliosa del Maestro “Autunno”. Una immagine che riempie gli spazi ma rimane dolce e leggera nella luce tenue di ottobre, da non rimuovere perché crea un’atmosfera incantata, che ci trascina in una dimensione senza tempo, una dimensione dell’anima. Lo scenario arricchito di stupendi colori e la suggestiva luce richiamano capolavori pittorici di famosi artisti, come “La fattoria con albero di betulle” di Gustav Klimt. Questa miscela di bellissimi colori ci stimola e assume diversi significati: i marroni e bruni, che rappresentano la nostra terra, le nostre salde radici e la forza per affrontare le difficoltà; l’ocra, il rosso vermiglio e il giallo, simboleggiano la vita e l’energia vitale; l’arancio, la gioia, la fortuna e l’auspicio di una bella vita.
Le due coloratissime panchine che brillano di luce diversa sullo sfondo del tappeto fiorito di foglie costituiscono una diversa e interessantissima funzione della villa, ovvero la trasformazione in un luogo per esperienze artistiche. Ne costituiscono riprova il coloratissimo affresco per celebrare la Pace all’ingresso della Villa (ad opera del Forum Giovani di Baiano, su idea di Chiara Lippiello) e l’artistica installazione alta due metri circa in acciaio Corten, posizionata ai bordi della pista da ballo. “Hortus Artium”, Giardino delle Arti, il titolo dell’opera immaginato dall’autore, Nunzio Capriglione, evidenziato con lettere traforate sulla superficie metallica. Un obiettivo condiviso e sostenuto anche dal sindaco Enrico Montanaro, che ha affidato a un’affermata artista, Sara Madonna, l’incarico di trasformare due semplici panchine in cemento grigio in due coloratissime opere, originali e dal profondo significato. Sulla prima è riportato il pensiero di Malala Yousafzai, pakistana, insegnante e attivista per i diritti umani, premio nobel per la pace nel 2014:
Un bambino, un insegnante,
un libro e una penna,
possono cambiare il mondo
Un bene prezioso, dunque la nostra Villa, che è un cantiere sempre attivo per valorizzarne la funzione con progetti sempre nuovi. Queste le iniziative previste nei prossimi mesi. A cura del Circolo Sociale l’individuazione di tute le specie arboree presenti in villa a beneficio dei ragazzi che la frequentano. Su ogni albero sarà affisso un cartello con la sua denominazione per stimolarne studio e conoscenza. L’amministrazione comunale provvederà a dotare di scivoli, altalene e installazioni a tema il parco giochi bambini, che sarà sempre più ricco e sicuro. Una targa in ottone, a ricordo delle vittime innocenti di mafia, sarà installata in bela evidenza in un settore della Villa. L’idea nasce con Libera, l’associazione di don Luigi Ciotti, che prese impegno, insieme a due madri di agenti caduti nell’esercizio del proprio dovere, di affidare alla memoria collettiva l’elenco delle vittime innocenti. A Baiano sarà ricordato il giovane Vittorio Rega.