
Il mercato dei beni durevoli in Campania cresce, ma a ritmo più lento rispetto al resto d’Italia. Secondo il rapporto annuale di Findomestic (Gruppo BNP) in collaborazione con Prometeia, la regione ha registrato nel 2024 una spesa complessiva di 4,78 miliardi di euro, con un incremento del 3,3% rispetto all’anno precedente. Napoli si conferma tra le province più dinamiche, piazzandosi al quarto posto nazionale per spesa in beni durevoli.
Tra i settori che hanno visto il maggiore incremento spicca quello delle auto usate, con un +11,4% e un valore totale di 1,53 miliardi di euro. In crescita anche il mercato delle moto (+6,1%) e degli elettrodomestici (+3,4%). I mobili, pur registrando un leggero rialzo (+0,5%), mantengono un volume di spesa significativo, pari a 1,04 miliardi di euro.
In calo, invece, la spesa per auto nuove (-3,1%), telefoni (-1,4%) e prodotti tecnologici come computer e tablet (-3,4%). Il settore più penalizzato è quello dei televisori, con una flessione del 4,5%. Il ridimensionamento della spesa tecnologica è legato al calo della domanda dopo il boom del periodo pandemico, quando molte famiglie avevano investito in dispositivi per smart working e intrattenimento domestico.
A livello provinciale, Benevento ha registrato la crescita più alta (+4,8%), seguita da Avellino (+4,3%) e Caserta (+3,8%). Tuttavia, la Campania resta la regione con la spesa media per famiglia più bassa d’Italia: 2.122 euro a nucleo, con Avellino in testa alla classifica regionale (2.233 euro per famiglia).