Negli ultimi vent’anni, un interessante e inaspettato fenomeno demografico è emerso nelle città italiane. Le città polo, ovvero i centri urbani di riferimento per servizi e infrastrutture, hanno registrato una crescita della popolazione, ribaltando la tendenza delle decadi precedenti. Dopo un declino che si era manifestato dagli anni ’70 e ’80, a favore delle zone periurbane e dei centri minori dell’hinterland, il nuovo millennio ha portato con sé un cambiamento sorprendente.
L’espansione demografica nelle città principali è stata graduale, ma costante. Dai primi anni 2000 fino al 2020, la popolazione dei poli urbani è aumentata da 20,1 a 20,5 milioni di abitanti. Tuttavia, è importante sottolineare che questa crescita è molto più moderata rispetto a quella osservata negli anni ’50 e ’60, quando le città erano cresciute rapidamente. Inoltre, questa tendenza è bilanciata dal persistente spopolamento delle zone interne del paese.
Una variabile cruciale da considerare è l’incertezza che caratterizza gli anni a venire. Il post-Covid ha introdotto cambiamenti significativi nello stile di vita delle persone, come il diffondersi del lavoro da remoto. Questi mutamenti potrebbero influenzare ulteriormente la scelta di residenza e l’attrattiva delle città. Inoltre, il declino demografico dell’Italia, proiettato a raggiungere 5 milioni in meno di abitanti entro il 2050, soprattutto tra le giovani generazioni, potrebbe ulteriormente ridefinire il panorama urbano.
L’effetto di questa ripresa demografica sullo sviluppo urbano è evidente anche nell’espansione edilizia. Le costruzioni residenziali realizzate dopo il 2005 raggiungono un picco nelle aree di cintura delle città, con una mediana del 3,5% di nuovo costruito. Anche nei comuni polo, l’espansione edilizia è notevole, con una mediana che supera il 2%. Questo riflette non solo l’aumento della popolazione, ma anche la necessità di adeguare l’offerta abitativa alle nuove esigenze.
In conclusione, l’andamento demografico delle città italiane ha conosciuto una svolta significativa nel corso degli ultimi vent’anni. La crescita della popolazione nelle città polo, sebbene moderata, è una tendenza da monitorare attentamente. Gli impatti di questa ripresa demografica si riflettono nell’espansione edilizia e nell’adattamento delle città alle mutate circostanze, dallo sviluppo di nuove infrastrutture all’evoluzione degli stili di vita. La combinazione di fattori come il lavoro da remoto e il declino demografico potrebbe delineare il volto delle città italiane del futuro.
Di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO – PMI INTERNATIONAL.