Stabilità nel mercato del lavoro italiano nel primo quadrimestre 2023: un’analisi delle assunzioni e delle trasformazioni contrattuali.
Di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO.
Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), nel periodo compreso tra gennaio e aprile del 2023, i datori di lavoro privati in Italia hanno attivato 2 milioni e 651mila nuove assunzioni. Nonostante sia stato registrato solo un modesto aumento del 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il dato globale evidenzia una sostanziale stabilità delle nuove assunzioni nel mercato del lavoro italiano.
Uno degli aspetti positivi che emerge dai dati riguarda le trasformazioni di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato, che sono aumentate dell’11% nel primo quadrimestre 2023. Ciò significa che un numero significativo di lavoratori precari ha potuto beneficiare di una maggiore stabilità lavorativa, ottenendo un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Inoltre, è importante sottolineare che sono stati creati 390mila nuovi contratti a tempo indeterminato nel medesimo periodo. Questo dato conferma che le imprese stanno mostrando una certa fiducia nel futuro e preferiscono investire in contratti a lungo termine.
Riguardo alle altre tipologie contrattuali, è emerso un saldo positivo complessivo di 102mila unità. I contratti intermittenti hanno registrato un aumento di 36mila unità, mentre quelli di apprendistato hanno fatto segnare un incremento di 27.000 nuovi contratti. Anche i contratti stagionali hanno avuto una variazione positiva, con un aumento di 26.000 unità.
Tuttavia, è opportuno prestare attenzione al settore della somministrazione, dove il saldo risulta negativo per 11mila unità. Nonostante vi sia stata una crescita sia delle assunzioni a tempo indeterminato (+9%) sia dei contratti a termine (+10%), questo dato è stato bilanciato da un aumento delle cessazioni per entrambe le tipologie contrattuali. Questo può indicare che, nonostante le nuove assunzioni, vi è stata una certa volatilità nel mantenimento delle posizioni lavorative.
In sintesi, i dati del primo quadrimestre 2023 mostrano un mercato del lavoro italiano relativamente stabile, con un aumento moderato delle nuove assunzioni e una crescita significativa delle trasformazioni da contratti precari a contratti a tempo indeterminato. Sebbene ci siano state alcune difficoltà nel settore della somministrazione, l’andamento complessivo suggerisce una certa resilienza del mercato del lavoro nel paese. Tuttavia, è importante monitorare attentamente l’evoluzione futura per comprendere meglio le dinamiche sottostanti e individuare eventuali interventi necessari per promuovere ulteriori opportunità di lavoro stabile e di qualità.
(Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale di PMI INTERNATIONAL)