Un tesoro in lingotti: l’Italia tra i leader mondiali per riserve d’oro

Un tesoro in lingotti: l’Italia tra i leader mondiali per riserve d’oro

L’oro resta un baluardo economico: Italia sul podio mondiale delle riserve auree

In un contesto globale segnato da incertezze economiche, inflazione elevata e tensioni geopolitiche, l’oro si conferma ancora una volta il bene rifugio per eccellenza. Le banche centrali continuano a farne il perno delle proprie riserve strategiche. A guidare la classifica delle riserve auree mondiali ci sono Stati Uniti, Germania e Italia, con cifre imponenti e politiche di gestione ben strutturate.

Gli Stati Uniti restano saldamente al primo posto, con oltre 8.133 tonnellate di oro custodite. Un volume che supera, da solo, l’intera dotazione di molti altri Paesi messi insieme. Segue la Germania con 3.351 tonnellate, distribuite tra Francoforte, Londra e New York, in una logica di sicurezza e pronta accessibilità in caso di emergenze finanziarie. Il valore delle riserve tedesche si aggira attualmente intorno ai 300 miliardi di euro.

L’Italia si posiziona al terzo posto nel panorama globale, con 2.452 tonnellate d’oro. Di queste, circa 1.100 tonnellate sono custodite nei caveau della Banca d’Italia a Roma, mentre il resto è detenuto all’estero, presso istituzioni come la Banca d’Inghilterra e la Federal Reserve americana. Il valore complessivo del “tesoro” italiano si stima attorno ai 230 miliardi di euro, pari al 10% del Prodotto Interno Lordo nazionale, a conferma del ruolo strategico che il metallo giallo riveste nella politica economica del Paese.

Nel resto della top ten figurano potenze consolidate come la Francia (2.437 tonnellate), la Svizzera, il Giappone e i Paesi Bassi, ma anche economie emergenti e dinamiche come la Cina (2.279 tonnellate) e l’India. Particolarmente significativo è il caso della Russia, che ha raggiunto quota 2.335 tonnellate, quintuplicando le sue riserve tra il 2007 e il 2020. La Cina, oggi primo produttore mondiale di oro, continua ad accumularne in modo sistematico.

Questa corsa globale al metallo prezioso evidenzia un punto essenziale: in tempi di instabilità e transizioni economiche, l’oro mantiene intatto il suo valore, sia reale che simbolico. Più che un semplice asset finanziario, rappresenta una solida garanzia per la tenuta economica e monetaria degli Stati.