
Il cammino verso le Regionali 2025 in Campania si apre con i primi scricchiolii all’interno del centrosinistra. A segnare una netta presa di distanza è Azione, con il vicesegretario Ettore Rosato che, intervenendo ai microfoni di “In Dino Veritas” su Radio Cusano Campus, ha espresso forti perplessità sull’eventualità di una candidatura di Roberto Fico alla guida della Regione.
“Non abbiamo firmato alcun accordo con nessuno”, ha puntualizzato Rosato, evidenziando come Azione valuterà con attenzione i profili messi in campo, sia in Campania che in Veneto, sulla base della loro capacità concreta di governare. Il richiamo è a figure solide, autorevoli, che sappiano lasciare un’impronta, al pari – seppur con stili diversi – di Luca Zaia e Vincenzo De Luca, riconosciuti da Rosato come esempi di leadership capaci di incidere.
Ma è proprio sul nome di Fico che emergono i dissidi. L’ex presidente della Camera, vicino al Movimento 5 Stelle, avrebbe come priorità la chiusura dell’inceneritore di Acerra, una proposta che Rosato giudica incompatibile con la visione pragmatica di Azione. “Non possiamo sostenere una linea che rischia di generare nuovi problemi invece di risolvere quelli esistenti – ha affermato –. La Campania ha bisogno di risposte concrete su sanità, lavoro, periferie. La questione ambientale esiste, ma non si può ridurre tutto all’impianto di Acerra”.
Il vicesegretario di Azione non ha nascosto una certa frustrazione nei confronti del metodo con cui il centrosinistra sceglie i propri candidati: “Spesso apprendiamo tutto dai giornali. Ma siamo disponibili a dare un contributo vero, a patto che si costruisca un progetto serio”.
Rosato ha infine rilanciato l’ambizione centrista del partito di Calenda, sottolineando come in Campania esista uno spazio politico importante per un’area moderata, civica e riformista, pronta a raccogliere anche l’eredità migliore dell’era De Luca. “C’è un’aria nuova – ha detto – e Azione vuole essere protagonista. Con il coinvolgimento di altre forze responsabili, potremo costruire una candidatura all’altezza. Faremo la nostra parte, con spirito costruttivo”.
Il messaggio è chiaro: Azione non intende restare a guardare, ma nemmeno accodarsi a soluzioni calate dall’alto o giudicate inadeguate. La partita delle Regionali, almeno nel centrosinistra, è appena cominciata. E già si gioca su equilibri tutt’altro che semplici.