Rifiuti pericolosi sotto i campi da golf a Castel Volturno: area sequestrata, due indagati

Rifiuti pericolosi sotto i campi da golf a Castel Volturno: area sequestrata, due indagati

 

Una vicenda che riapre vecchie ferite ambientali nel litorale domizio: la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il sequestro dell’area dei campi da golf di Castel Volturno, adiacente al centro sportivo della SSC Napoli, per sospetto interramento di rifiuti speciali, anche pericolosi. Due le persone indagate: Domenico Raiano e Francesco Pappalardo.

L’indagine, condotta da carabinieri, forestali e Capitaneria di Porto, ha fatto emergere un possibile caso di inquinamento ambientale risalente agli anni ’90. Secondo l’accusa, dopo l’escavazione di grandi quantità di sabbia, l’area sarebbe stata riempita con materiale di risulta contenente plastica e altri rifiuti speciali. Il tutto, secondo gli inquirenti, per simulare un ripristino ambientale mai realmente avvenuto.

Raiano, secondo la ricostruzione, avrebbe agito nell’interesse di Cristofaro Coppola (oggi deceduto), riconducibile alla famiglia legata alla ditta “Ponte a Mare”, responsabile delle operazioni. A facilitare il piano sarebbe stato Pappalardo, all’epoca ufficiale della Locamare di Castel Volturno, che avrebbe prodotto una relazione falsa per attestare l’assenza di rifiuti, ricevendo in cambio una somma pari a un milione e mezzo di lire.

La Procura ipotizza che l’interramento illecito abbia causato “una permanente contaminazione di suolo e sottosuolo”, aggravata dal lungo periodo trascorso e dalla natura dei rifiuti. I reati di falso e corruzione risultano prescritti, ma resta aperto il fascicolo per il danno ambientale, considerato attuale e rilevante.