“La manifestazione di questa mattina a Caserta è stata una contestazione sentita da tutto il mondo del lavoro metalmeccanico e non solo. In piazza Dante c’erano migliaia di lavoratori a chiedere un piano di sviluppo industriale per Caserta e per la Campania. Siamo stufi di vedere aziende importanti che lasciano il Sud senza che il governo si imponga per farle rimanere”. Così il segretario generale Uilm Campania, Crescenzo Auriemma, commentando lo sciopero di otto ore proclamato in provincia di Caserta dai sindacati con relativi corteo e comizio in piazza.
“Siamo stanchi di vedere ogni giorno i nostri giovani laureati e diplomati che, dopo anni di studio, devono lasciare i loro territori per andare altrove per mettere a frutto le proprie competenze impoverendo di capacità il nostro territorio. A Caserta, dopo Softlab, Orefice e tante altre società, tra cui non ultima la Jabil, hanno deciso di chiudere i battenti lasciando per strada migliaia di lavoratori – ha aggiunto Auriemma – Da Terra di lavoro, Caserta si sta trasformando in deserto industriale”.
“Come Uilm riteniamo che i grandi gruppi industriali debbano partecipare a una ripresa industriale del Sud. Il governo deve rivolgere un’attenzione particolare al nostro territorio perché l’Italia senza il Sud non potrà mai vantare di essere una nazione industriale e produttiva. Per non favorire la crescita del malaffare c’è un’unica soluzione: il lavoro certo sicuro e dignitoso. Per questo oggi siamo stati in piazza e non escludiamo uno sciopero regionale in preparazione di uno nazionale”, ha concluso il leader della Uilm Campania.