Personale della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile della Questura di Avellino, ha tratto in arresto G.P. di anni 42, P.B di anni 36 e V.C, di anni 46, tutti responsabili in concorso tra loro, di violenza privata ed estorsione aggravata dal metodo mafioso in danno del titolare di una rivendita di motociclette, sita nella limitrofa periferia avellinese. I fatti risalgono ad alcuni anni fa allorquando gli stessi, tra l’altro elementi malavitosi affialiati ai Clan camorristici “Cava” e “Genovese”, si recarono presso la summenzionata rivendita ed avvelendosi, nella circostanza, delle forza intimidatrice delle predette organizzazioni criminali, pretesero la consegna da parte del titolare di alcune moto di grossa cilindrata. In quella circostanza shiaffeggiarono il titolare dell’esercizio commerciale, minacciandolo altresì di pesanti ritorsioni se avesse richiesto il pagamento dei veicoli. Le indagini avviate sin da subito dagli investigatori e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, consentirono, in breve tempo, di arrestare i tre malviventi. Gli stessi, con sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli, in riforma della sentenza emessa precedentemente dal Tribunale di Avellino, venivano condannati a pene detentive comprese tra i 3 e i 5 anni. La vicenda si è conclusa nella giornata di mercoledì scorso in seguito alla sentenza definitiva della Procura Generale Presso la Corte di Appello di Napoli che ha emesso gli ordini di carcerazione a carico dei tre malviventi che, nella serata di ieri, sono stati rintracciati dagli uomini della Squadra Mobile e tradortti presso la locale Casa Circondariale.