Alla vigilia di Capodanno l’Istituto Superiore di Sanità pubblica l’ultimo rapporto sulla Terra dei Fuochi, riscontrando che “il quadro epidemiologico della popolazione in oggetto è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità, dell’incidenza tumorale e dell’ospedalizzazione per diverse patologie, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a inquinanti emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani”.
“Al fine di integrare il quadro complessivo delle contaminazioni esistenti nella Regione Campania, l’Istituto Superiore di Sanità analizza e pubblica i dati dello Studio SENTIERI1 relativo ai siti di interesse nazionale campani effettuato dal 2003 al 2009 e aggiorna lo studio per le medesime aree” rende noto l’ente del Ministero della Salute. Il rapporto include l’aggiornamento della situazione epidemiologica nei 55 Comuni della “Terra dei Fuochi”2 (nella Provincia di Napoli e Caserta), completato entro il maggio 2014 e pubblicati alla vigilia di Capodanno. Complici le festività, le analisi diffuse non hanno acceso nessun dibattito politico nonostante “il quadro epidemiologico della popolazione in oggetto è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità, dell’incidenza tumorale e dell’ospedalizzazione per diverse patologie, che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a inquinanti emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani” sancise l’Istituto Superiore di Sanità, precisando che “si osservano in particolare eccessi di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori e eccessi di tumori del sistema nervoso centrale, questi ultimi anche nella fascia 0-14 anni”.
I ricercatori evidenziano infatti che in età pediatrica e pediatrico-adolescenziale i tumori al sistema nervoso centrale (SNC) sono in eccesso sia come
incidenza che come numero di ricoverati nella Provincia di Napoli; nella Provincia di Caserta il dato sui ricoveri mostra un eccesso per questi tumori nelle due classi di età indagate (0-14; 0-19 anni). I tumori del sistema linfoematopoietico, e in particolare la leucemia, risultano invece in eccesso solo come numero di bambini ricoverati nella Provincia di Caserta. Ampiamente documentata inoltre l’associazione tra disturbi respiratori nell’infanzia e l’inquinamento atmosferico. Nel rapporto si legge che per la Terra dei Fuochi, sono state individuate le seguenti patologie: tumori nel loro complesso, tumore maligno dello stomaco, tumore maligno del colon-retto, tumore maligno del fegato e dei dotti biliari intra-epatici, tumore del pancreas, tumore maligno della laringe, tumore maligno del polmone, tumore maligno del tessuto connettivo e di altri tessuti molli, tumore maligno della mammella, tumore maligno del testicolo, tumore maligno dell’apparato urinario, tumore maligno del rene, tumore maligno della vescica, tumore maligno della tiroide, tumore maligno del tessuto linfoematopoietico, in particolare, linfomi non Hodgkin, leucemie totali e linfatiche croniche, diabete mellito, infarto miocardico acuto, malattie respiratorie acute, asma, cirrosi biliare primitiva e malformazioni congenite”. L’Istituto Superiore di Sanità chiarisce quindi che “queste osservazioni concorrono a motivare l’implementazione di piani di risanamento ambientale, che sono peraltro espressamente previsti dalle norme in vigore e l’immediata cessazione delle pratiche illegali di smaltimento e combustione dei rifiuti con il ripristino della legalità del ciclo dei rifiuti”.